Djokovic alle prese con il padel: match di esibizione in Qatar
Nicola Pietrangeli lo aveva definito “lo sport delle pippe”, in realtà senza cattiveria alcuna, bensì per esaltarne la maggiore facilità – nell’immediato – rispetto al tennis. Se ciò significa che chiunque può giocarci divertendosi fin da subito, non è stato esattamente chiunque a entrare nel rettangolo delimitato dalle pareti riciclabili in questi giorni a Doha.
Protagonista sui campi della Qatar Airways è stato appunto Novak Djokovic, freschissimo global brand ambassador della compagnia di bandiera dell’emirato.
Armato della regolamentare racchetta senza corde impugnata senza tregua con la presa continental un po’ come nel tennis di alcuni decenni or sono, Nole ha preso parte a un match di esibizione insieme a Badr Mohammed Al-Meer, Group Chief Executive Officer di Qatar Airways, e Nasser Al-Khelaïfi, presidente del CdA del Premier Padel, in vista del Gran Premio di Formula 1 di domenica 1° dicembre.
Curiosamente, pochi mesi fa in conferenza stampa durante il torneo di Wimbledon, il fenomeno di Belgrado avvertiva della minaccia legata a questo sport “in crescita, che fa divertire la gente. Perché il tennis è il re o la regina degli sport con la racchetta, ma a livello di club è in pericolo. Se non agiamo a livello globale, convertiranno i circoli di tennis in padel e pickleball”.
Djokovic non si tratterrà a Doha per la gara perché nel pomeriggio di domenica è atteso a Buenos Aires per un’altra esibizione, una festa dal retrogusto triste: il match di addio al tennis di da Juan Martin del Potro.