Vernavola, la giunta blocca il progetto e ferma il cemento
PAVIA. Non ci saranno costruzioni in via Cerise, vicino al parco della Vernavola. Ieri la giunta ha stralciato la previsione di realizzare una struttura per ospitare famiglie di bambini malati oncologici ricoverati a Pavia.
Per la sola progettazione il Comune aveva a disposizione un milione di euro stanziati dal ministero del Lavoro, mentre il costo dell’opera non finanziato e carico del Comune era di oltre 6 milioni di euro. Un progetto che era stato avviato durante l’amministrazione Fracassi. Per la progettazione è andato deserto il bando del concorso di idee.
La decisione della giunta
Niente consumo di suolo quindi alla Vernavola, anche per un precedente progetto, quello della nuova caserma dei vigili del fuoco, c’erano state vibranti proteste e raccolte firme.
«Sicuramente l’esigenza di aver alloggi per la famiglie dei piccoli pazienti in cura a Pavia è importante, ma fin da quando eravamo all’opposizione non ritenevamo una soluzione idonea la costruzione di una nuova struttura su un terreno vergine vicino alla Vernavola. In una zona comunque lontana dal San Matteo: così abbiamo evitato il possibile consumo di suolo - spiega la vice sindaca Alice Moggi -. Per questo abbiamo deciso di rinunciare al milione di euro, tra l’altro anche perché la costruzione sarebbe stata a carico del Comune che non ha previsto coperture economiche per l’opera. Per le famiglie dei malati ci sono già tante realtà attive in città e prevederemo, ad esempio nel progetto Waterfront, la possibilità di alloggi per i parenti dei pazienti ricoverati al San Matteo».
L’ipotesi stralciata ieri dalla giunta di centro sinistra era tutta legata al milione di euro assegnato a Pavia dal ministero del Lavoro nell’ambito del decreto Milleproroghe del 2021. Pavia era stata individuata a livello nazionale come potenziale replica di quanto avviene da tempo a Catania dove esiste una struttura simile gestita dalla onlus Lad - L'albero dei desideri, specializzata negli elementi architettonici rivolti ai bisogni dei piccoli pazienti (e delle famiglie) ospitati in ambito extraospedaliero. «Durante il nostro mandato - chiude Moggi -. Cercheremo comunque di potenziare ancora, con altri progetti oltre alle tante realtà già attive, l’accoglienza dei parenti dei malati ricoverati a Pavia».