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Croce Rossa di Voghera: conti in crisi, un accordo di solidarietà

VOGHERA. Un accordo di solidarietà che salva almeno quindici posti di lavoro, evitando dolorosi licenziamenti. I dipendenti del comitato Croce Rossa di Voghera hanno dimostrato un forte senso di responsabilità, sottoscrivendo l'accordo volto a garantire la continuità professionale di quindici lavoratori. Un gesto che evidenzia lo spirito solidaristico dei dipendenti, e che si affianca all'impegno quotidiano profuso dal Comitato diretto da Chiara Fantin per risollevare le sorti dell'ente, gravato da una pesante situazione economica pregressa .

«Grazie ai dipendenti»

«Un incondizionato ringraziamento va al personale dipendente della Croce Rossa di Voghera, che con abnegazione è riuscito a comprendere la difficile situazione economica in cui si è venuta a trovare la nostra organizzazione di volontariato. Tale scelta manifesta inequivocabilmente il loro costante impegno e dedizione per l'attuazione di un servizio la cui continuità è da ritenersi fondamentale per tutta la comunità», spiega la presidente della Cri vogherese, Chiara Fantin.

L’accordo sottoscritto

In base all'accordo sottoscritto, i dipendenti della Cri cittadina non avranno ripercussioni su stipendi e tredicesime, ma rinunceranno soltanto alle 15 ore di straordinario che andranno a sostenere.

La vicenda in chiave sindacale è stata seguita da Domenico Mogavino segretario generale della Cisl Fp di Pavia-Lodi, che rimarca l'atteggiamento costruttivo dei dipendenti: «Nell'assemblea che abbiamo convocato, 30 lavoratori su 35 hanno firmato questo accordo di solidarietà, dando prova concreta di responsabilità e appartenenza allo spirito solidaristico che da sempre anima la mission della Croce Rossa. Purtroppo, l'alternativa sarebbero stati quindici licenziamenti. Abbiamo altresi concordato con il comitato di rivederci con periodicità semestrale per verificare l'andamento economico dell'ente, che comunque ha registrato un netto miglioramento negli ultimi tempi. L'aspetto centrale di questa vicenda riguarda Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), nell'auspicio che riveda le tabelle economiche degli appalti, fornendo cosi un sostegno ai comitati locali della Croce Rossa, che svolgono un servizio essenziale per la comunità».

Le prospettive

Riguardo alle prospettive future del comitato vogherese, la presidente Chiara Fantin spiega come sia necessario implementare il numero di volontari: «Ci impegniamo attivamente per rivedere le tariffe, e per siglare nuove convenzioni che possano aiutarci, ma tutto passa dall'aumento dei nostri volontari. Non a caso, abbiamo indetto due corsi per quest'anno per il reclutamento di nuovi volontari, e stiamo attuando un progetto per richiamare i volontari che hanno abbandonato Croce Rossa dopo il Covid. Va infatti precisato che per aderire ad alcuni bandi per il terzo settore è necessario avere almeno il 30 per cento di volontari nel servizio di emergenza-urgenza. Ci vogliono però tempistiche lunghe per formare volontari specializzati in questo tipo di servizio con corsi ad hoc, e contiamo di averne almeno una ventina pronti per il prossimo anno. Parlando alla comunità, rinnovo l'appello per avere nuovi volontari, che possono dedicarsi alle molteplici attività che organizziamo come Croce Rossa, non soltanto come ente di soccorso, ma anche come realtà inserita nel tessuto sociale del territorio». ALESSANDRO QUAGLINI

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