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Sulle note di Mozart il concerto di San Siro dei Solisti di Pavia

È tradizione, da anni, che in occasione della festività di San Siro, patrono della città i Solisti di Pavia si esibiscano al teatro Fraschini. Un omaggio alla città che - per volere della presidente dei Solisti, Sonia Selletti e del presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Mario Cera - è a pagamento, ma il ricavato viene devoluto in beneficenza. Quest’anno l’incasso andrà alle attività delle due mense per gli indigenti della città: quella Francescana dei Frati Minori di Canepanova e alla mensa del Fratello di San Mauro. Il biglietto d’ingresso (prenotazioni on line su www.vivaticket.it oppure alla biglietteria del teatro) costa dieci euro (5 per gli under 26 anni), inoltre cento omaggi sono stati riservati agli studenti delle scuole pavesi e ai loro insegnati.

Insieme ai Solisti di Pavia, lunedì 9 alle ore 20, si esibiscono due musicisti di eccezione: il violista e direttore d'orchestra Maxim Rysanov e Laura Marzadori, primo violino dell’Orchestra del teatro alla Scala.

Rysanov, nato 46 anni fa in Ucraina, alterna l’attività di violista a quella di direttore d’orchestra; mentre Laura Marzadori, bolognese 35enne, è concertista alla Scala e contemporaneamente suona come solista. Il suo percorso di studi è interessante: iniziata allo strumento ad appena 4 anni con il metodo Suzuki, si diploma a Bologna, per vincere a 25 anni il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra della Scala di Milano. Presiedeva la commissione il maestro Daniel Barenboim, che in seguito diventerà direttore musicale proprio alla Scala, succedendo a Riccardo Muti.

La violinista bolognese ha già suonato a Pavia: qualcuno la ricorderà pochi mesi fa al collegio Cairoli interpretare la sonata A Kreutzer di Ludwig Van Beethoven, oppure nell’estate 2023 al collegio Borromeo. In entrambi i casi nell’ambito dei “Cortili in musica” organizzati dai Solisti di Pavia.

Il programma musicale del concerto di San Siro prevede l’esecuzione di due sinfonie mozartiane, la prima scritta in un momento triste della vita del musicista austriaco - tornato a Salisburgo per la morte della madre - l’altra in un momento più effervescente, nel 1788, tre anni prima del suo decesso, a Vienna. Si tratta della Sinfonia Concertante per violino e viola in Mi bemolle maggiore K.364 e la Sinfonia n. 41 “Jupiter” in Do maggiore K.551 ritenuto uno dei capolavori del Settecento musicale.

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