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Camminata solidale contro la violenza di genere da Loranzè a Strambinello:  «La rete siamo noi»

IVREA. Donne, uomini, ragazze e ragazzi. In una parola: tutti. «Tutti dobbiamo comportarci da sentinella – dice Letizia Carluccio, presidente della Casa delle donne –. Ognuno di noi deve essere in grado di guardarsi intorno, di cogliere quei segnali deboli di disagio o di violenza psicologica nella vicina di casa, nella collega di lavoro, nell’amica, nella sorella. Segnali che potrebbero essere decisivi per capire dove andare a chiedere consiglio su cosa fare. E, soprattutto, farlo prima, perché dopo è troppo tardi». In poche parole, Carluccio descrive il valore della rete ovvero la responsabilità che investe tutti, perché ciascuno può dare il proprio contributo per contrastare la violenza contro le donne a cominciare dalla lotta quotidiana contro gli stereotipi. E per sensibilizzare, Casa delle donne di Ivrea, nell’ambito delle iniziative legate al 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha promosso insieme a tre associazioni di nordic walking (Grand Combin, Sorrisi in cammino e Due passi in Canavese) una camminata di sensibilizzazione Amore senza lividi, nell’ambito di una campagna nazionale. Partenza da Loranzè, arrivo a Strambinello, domenica scorsa, oltre cinquanta le persone che hanno aderito all’iniziativa. In sincronia con altri sessanta gruppi che hanno promosso lo stesso evento, tutti in contatto attraverso una diretta radio, la camminata è stata curata in ogni dettaglio, a cominciare dalle spille rosse create appositamente per l’evento. Lo scopo della camminata era anche quello di sostenere l’attività della Casa delle donne. Carluccio ha presentato l’attività dell’associazione, i due sportelli di accoglienza e ascolto a Ivrea e a Cuorgnè, distribuito cartoline con il numero di telefono, la mail e il sito per i contatti e per saperne di più. Il percorso si è snodato tra le vigne di Loranzè e Parella, il castello rosso, la chiesetta degli Alpini e poi giù, fino a Strambinello. Il ritorno è stato fatto sullo stesso percorso. Il risultato è stato una lunga giornata di condivisioni. Proprio la tipologia dell’evento si presta a conversare e creare relazioni, confrontarsi, rinforzare una rete da estendere a sua volta coinvolgendo altri. «Erano presenti diverse insegnanti - osserva Carluccio – ed è stato interessante ascoltare dalla loro voce le difficoltà che ragazze e ragazzi vivono circa il riconoscimento delle loro emozioni, il loro stare nel mondo e in relazione tra loro, oltre che la difficoltà di includere la diversità nelle loro vite». Tra le curiosità della giornata, anche la partecipazione di alcune dipendenti della Muviq di San Bernardo.

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