Palazzo Erizzo Morin, ok al progetto: un hotel a cinque stelle sul Canal Grande
Via libera anche dalla Soprintendenza veneziana alla trasformazione alberghiera del quattrocentesco Palazzo Erizzo Molin - sul Canal Grande, adiacente al Casinò di Ca’ Vendramin Calergi - che diventerà così l’ennesimo hotel di lusso, ceduto dall’Agenzia del Demanio, che lo possiede, in concessione venticinquennale.
La società Sephirot srl ha infatti ceduto ad Altana srl il 100 per cento del capitale sociale di Palazzo Molin Erizzo srl, la società che ha in mano la concessione demaniale. Altana altro non è che una controllata del gruppo Planetaria Hotels che ha recentemente acquisito anche il 4 stelle Ca’ Pisani per una ventina di milioni di euro, interventi di mini-restyling inclusi.
Lo storico palazzo rinascimentale è perciò destinato a essere convertito in due-tre anni in un 5 stelle da 25 camere con spa, ristorante e bar.
Palazzo Molin Erizzo è stato in passato anche sede dell’agenzia delle Entrate, del Tar e della Corte dei Conti. Costruito dalla famiglia Molin a metà del XV secolo, nel 1650 passò agli Erizzo ed è caratterizzato dalla presenza di una elegante finestra pentafora posta sulla facciata che guarda il Canal Grande. Dalla destinazione a uffici si è passati appunto ora a quella ricettiva di lusso, dopo che il Demanio da tempo cercava di affidarlo in concessione ai privati.
Il primo avviso di manifestazione di interesse era stato pubblicato nel 2012 e poi c’era stato un nuovo tentativo nel 2015, al quale si erano presentati più soggetti interessati. Il canone di locazione richiesto era di oltre 530mila euro all’anno, ma il bando spiegava che gli aspetti economici sarebbero dovuti essere acquisiti da una apposita commissione per valutare le intenzioni del locatario.
Nell’avviso pubblico, il Demanio annunciava che la commissione avrebbe stilato una graduatoria in base a vari parametri: il canone annuale che ciascuno avrebbe offerto; l’indicazione della destinazione d’uso dell’immobile; l’indicazione della durata della locazione; l’indicazione di massima degli interventi da realizzare e del relativo impegno di spesa.
La formula di trasformazione in struttura ricettiva di lusso è stata quindi quella scelta per il futuro di Palazzo Molin Erizzo. Con l’arrivo del Ca’ Pisani e prossimamente di Palazzo Molin Erizzo il gruppo Planetaria Hotels raggiungerà quota 144 hotel situati, oltre che a Venezia, a Milano, Roma, Genova e Firenze. Fino al 2010, a Palazzo Erizzo, a fianco di Palazzo Marcello e del Casinò di Ca' Vendramin Calergi da un lato, e a Palazzo Soranzo Piovene dall'altro, già sede della Guardia di Finanza, c'erano appunto gli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Ci fu un momento in cui era stata ventilata l'ipotesi di accentrare nella sede veneziana tutto il personale, utilizzando anche l'adiacente e comunicante palazzo Marcello, ma poi prevalse la scelta della terraferma, con il trasloco a Marghera.
Rimase solo un presidio in campo Sant'Angelo, nel convento adiacente alla chiesa di Santo Stefano. Palazzo Erizzo fu poi utilizzato temporaneamente anche come sede della giustizia amministrativa: per un periodo, durante l'esecuzione dei lavori a Piazzale Roma, divenne sede del Tar, al pianterreno e della Corte dei Conti al piano superiore.
Bel palazzo gotico, passò appunto agli Erizzo nel 1650. Antichissima famiglia venuta da Capodistria a Venezia nel IX secolo, ebbero un doge, Francesco (1631-1646), valoroso uomo d’armi che tuttavia riuscì a mantenere la Serenissima in un lungo periodo di pace. E' sepolto nella chiesa di San Martino, ma si è poi saputo che egli aveva voluto il suo cuore accanto all’altare maggiore di San Marco.
Per anni si era persa traccia del significato di una lastra a forma di cuore collocata tra i mosaici, ma nei lavori al pavimento la lastra dovette essere rimossa e nella piccola cassetta che essa rico priva fu ritrovato il cuore del doge. Ora il Palazzo è destinato appunto a diventare presto un nuovo cinque stelle con vista Canal Grande, con una china che sembra inarrestabile per Venezia, al di là di tutte le delibere comunali blocca-alberghi.