Castelfranco, per lo Steffani altri 10 milioni. A gennaio il cantiere al Riccati
Era già l’opera pubblica più importante della città in termini di investimento – 10 milioni di euro – ma ora raddoppia: la nuova sede del Conservatorio risulta infatti beneficiaria di un ulteriore contributo ministeriale di pari valore che permetterà di guardare con fiducia anche alla realizzazione del secondo stralcio dei lavori, mentre per vedere iniziare quelli del primo occorrerà attendere l’inizio del prossimo anno.
Ad annunciarlo il direttore del conservatorio Steffani Paolo Troncon che ha partecipato al consiglio comunale di giovedì sera dove erano all’ordine del giorno due interpellanze sull’Università della Musica e sulla sua sede, presentate dai consiglieri Maria Gomierato e Sebastiano Sartoretto proprio sul cronoprogramma della nuova sede.
«Non abbiamo ancora il decreto attuativo che arriverà con il primo anticipo» ha detto Troncon, «però mi espongo per dire che abbiamo avuto rassicurazione sul fatto che anche il secondo finanziamento arriverà, permettendo di guardare alla realizzazione del progetto complessivo che vede anche la costruzione di un auditorium (con capienza di 200 posti) e la ristrutturazione dell’ex casa Pavan per ospitare altre aule oltre a quelle del complesso Riccati-San Giacomo».
Troncon ha sottolineato la «fondamentale collaborazione» del Comune per arrivare ai due maxi finanziamenti ministeriali, ammettendo qualche ritardo nell’avvio dei lavori dovuto ad alcuni problemi.
«Il più grosso è stato con la Sovrintendenza che ha fatto delle contestazioni che ci hanno costretto a rivedere il progetto. Ora finalmente tutti gli ostacoli sono stati superati quindi andremo alla firma la settimana prossima per l’affidamento dei lavori che inizieranno con il nuovo anno. Nel frattempo è stato sgomberato Palazzo Riccati. Prevediamo per la fine del 2025 la conclusione della ristrutturazione del Riccati, successivamente, durante le vacanze di Natale del prossimo anno, di trasferirci tutto il materiale attualmente nel chiostro di San Giacomo. Di seguito si procederà ai lavori previsti nel chiostro e avremo il trasloco da villa Barbarella», l’attuale sede del conservatorio.
Il direttore ha anche fatto riferimento allo sviluppo del conservatorio e di conseguenza alla necessità di uno studentato: «Avremo 58 dottorandi da tutta Italia, siamo capofila di un progetto Pnrr che ha vinto un appalto di oltre 5 milioni di euro. In questo 2024 abbiamo preso quasi 19 milioni di euro, neanche un euro andrà al personale del Conservatorio. Sono tutti soldi che prevediamo di investire per il rilancio della scuola ma anche per il rilancio della città. Grazie all’erasmus, ai dottorati, ai Pnrr arriveranno a Castelfranco molti studenti: da qui l’esigenza di uno studentato».
E proprio su questo argomento, che costituiva parte anche dell’intervento della consigliera Gomierato, ha chiuso il punto il sindaco Stefano Marcon: «Questo tema sarà oggetto di una mia visita a Roma al Ministero della Ricerca la prossima settimana per approfondire i dettagli di quel bando Pnrr che dà la possibilità di portare a casa 20 mila euro per ogni posto letto da destinare alle città universitarie, finalizzato alla gestione del posto stesso per il tempo di tre anni con vari criteri di affidamento tramite l’Esu, che però ha bisogno di un soggetto gestore che si faccia carico della quadratura dei numeri» .
Insieme all’interrogazione il consigliere Sartoretto ha anche chiesto di mettere ai voti un ordine del giorno per cui a scadenza trimestrale il sindaco e il direttore riferiscano in consiglio l’avanzamento dei lavori, che è stato approvato all’unanimità.