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Sinner, altra tegola. Il 2025 si complica (Bertellino)

Sinner, altra tegola. Il 2025 si complica (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Calato il sipario su una stagione trionfale per Jannik Sinner e il tennis italiano, a risalire in questi giorni in primo piano è la vicenda legata al ricorso presentato dalla Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) al Tas di Losanna contro l’assoluzione piena del n° 1 del mondo pronunciata dall’Itia, Tribunale indipendente. Il Tas di Losanna ha pubblicato il calendario delle prossime udienze, fino all’11 febbraio. Quella che riguarda Sinner non è stata ancora fissata. L’azzurro, che ha proseguito l’attività dopo la nota vicenda, sarà dunque costretto a preparare la nuova stagione e affrontare i primi tornei del 2025, su tutti gli Australian Open nei quali scenderà in campo da detentore del titolo, con l’incognita delle tempistiche e ovviamente della decisione del Tribunale svizzero. Il procedimento al Tas non entrerà nel merito del giudizio di primo grado. Di fatto a Losanna inizierà da zero un nuovo processo. E prenderà forma dopo che verranno presentate le memorie da parte della WADA e del team legale del tennista di San Candido. Solo a quel punto si formerà il collegio giudicante, come da regolamento composto da tre membri: uno scelto dall’accusa, uno dalla difesa e il terzo, con funzione di presidente, nominato dagli altri due o dal TAS se i due non dovessero raggiungere un accordo. Non si esclude, come sottolineato da esperti legali di settore, una procedura conciliativa che porterebbe a una composizione della controversia esterna allo stesso Tas. […]. Il rischio potrebbe essere nel caso peggiore una squalifica da uno a due anni. Con la conciliazione si potrebbe ridurre lo stop forse a non più di 4 mesi. Insomma un 2025, almeno da fine febbraio a giugno-luglio, pieno di incognite, con il rischio di non poter essere in campo a Roma, Parigi e forse Wimbledon. La speranza comune e del tennis italiano è che il quadro sia il più favorevole possibile per l’attuale n° 1 ATP Nei meandri delle vicende doping è finita in questi giorni anche l’ex n.1 del mondo e oggi n. 2 Iga Swiatek, che ha patteggiato un mese di sospensione per un tipo di contaminazione diversa rispetto a quella di Sinner. Non sono mancate le prese di posizione contro questo tipo di decisione, che potrà essere appellata dalla Wada o dall’Agenzia antidoping polacca, di colleghe e colleghi della giocatrice. A parte il solito Kyrgios che ha parlato di tennis “spacciato”, è stata un’altra illustre campionessa, Simona Halep, a parlare di evidente disparità di giudizio: «Non trovo e non penso che ci sia una risposta logica per spiegare la diversità di trattamento. Posso solo pensare a una cattiva volontà dell’Itia, l’organizzazione che ha fatto di tutto per distruggermi nonostante le prove». La rumena era stata squalificata inizialmente per 4 anni, sanzione poi ridotta a nove mesi nello scorso marzo dopo il suo ricorso al TAS di Losanna. Comunque vengano lette le diverse vicende rimane la certezza, unica, che il sistema nel suo complesso è troppo aleatorio e così non può funzionare. A proposito di polacchi l’ex top ten Hubert Hurkacz, oggi n° 16 ATP ha comunicato via Instagram di aver scelto il nuovo team nel quale figurano come coach due personaggi “pesanti” come Ivan Lendl e Nicolas Massu. Hubert pare dunque pronto a un anno da protagonista.

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