Pallacanestro, la carica di coach Christian: «Trieste, domina»
«Siamo convinti di essere molto vicini a diventare una squadra dominante, ci stiamo lavorando. Abbiamo analizzato cosa ci manca, costruito un piano per continuare a migliorare per scalare la classifica».
Jamion Christian avvisa Sassari alla vigilia del match che domenica sera alle 19.30, sul parquet del PalaSerradimigni, opporrà la Pallacanestro Trieste al Banco di Sardegna. Biancorossi in campo dopo la pausa, decisi e determinati a tornare al successo cancellando le sconfitte contro Trento e Trapani, che ne hanno rallentato la corsa al vertice.
«Dopo queste ultime due partite, era davvero importante per noi tornare a competere nel nostro stile e allenarci nel modo giusto – sottolinea il coach americano –. Abbiamo avuto due lunghe e soddisfacenti settimane di allenamenti e sono davvero contento. Giornate piene di competitività, sessioni intense, e momenti in cui ci siamo fermati per valutare ciò su cui dobbiamo migliorare. Sassari sta giocando sempre meglio quest’anno. Sono pericolosi in attacco, hanno tantissimi schemi offensivi, e sono tosti difensivamente, con tanti giocatori capaci di pressare con grande forza. Questa sarà una partita importantissima per noi».
Importantissima per Trieste ma anche per il Banco di Sardegna, alla ricerca di un suo equilibrio tattico ed emotivo dopo un inizio di stagione che, con due sole vittorie nelle prime otto giornate del girone d’andata, è stato decisamente al di sotto di attese e aspettative della vigilia. «Siamo una squadra che non ha ancora espresso il proprio potenziale – sottolinea coach Markovic –. Siamo migliorati, abbiamo giocato anche buone partite fuori casa, ma manca qualcosa. Su questo abbiamo lavorato in queste due settimane di pausa. Se vogliamo iniziare a fare qualcosa di diverso dobbiamo vincere in casa: sappiamo che non sarà facile contro un’avversaria molto forte, che sta facendo benissimo grazie a giocatori di grande talento. Le chiavi saranno il controllo del ritmo della partita, la transizione difensiva e la nostra capacità di difendere i tabelloni contro avversari molto pericolosi a rimbalzo offensivo».
Controllo del ritmo e gestione della transizione, aspetti fondamentali per Sassari, assieme alla capacità di limitare il potenziale offensivo della sua avversaria. «Trieste è forte, con giocatori importanti che hanno grande esperienza nel nostro campionato – sottolinea il play sardo Cappelletti –. Sfida molto difficile contro un’avversaria che ha grande talento offensivo e gioca una pallacanestro libera: la transizione difensiva sarà una delle chiavi più importanti se vogliamo competere. Non voglio essere banale, ma vincere aiuta a vincere, per un gruppo nuovo questo è molto importante: abbiamo perso un po’ di fiducia nel match contro Scafati e ce lo siamo portati dietro nell’inizio di stagione. Speriamo che la sosta ci abbia permesso di poter sistemarci da questo punto di vista».
Padroni di casa senza Udom, fuori fino alla fine di questo 2024 complice l’infortunio al piede e la susseguente operazione. Trieste forse finalmente al completo con il solito dubbio legato al nome di Justin Reyes. —
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