“L’erba del vicino”: una riflessione sulla ricerca della felicità
Il Teatro Sala Umberto di Roma dal 3 al 22 dicembre presenta “L’erba del vicino”, una commedia di Carlo Buccirosso che esplora le fragilità dell’essere umano attraverso l’ironia e una sottile tensione psicologica. Scritta e diretta dallo stesso Buccirosso, l’opera affronta temi come l’insoddisfazione personale, l’invidia sociale e la costante ricerca di una felicità che sembra sempre a portata di mano, ma mai davvero raggiungibile.
L’artista napoletano, noto per il suo contributo al teatro contemporaneo e per le sue collaborazioni cinematografiche con grandi registi come Paolo Sorrentino e Vincenzo Salemme, torna in scena con un nuovo personaggio: Mario Martusciello, un funzionario di banca in crisi sia nella vita privata che professionale. La visione distorta di Mario, convinto che la felicità degli altri sia superiore alla propria, lo porta a una spirale di eventi che sfoceranno in un gesto estremo.
Il contesto scenico contribuisce a rafforzare il tema della solitudine e del fallimento interiore. L’intera vicenda si svolge in un monolocale, un ambiente moderno che diventa simbolo di emarginazione e amarezza, dove ogni tentativo di evasione sfocia in un delirio progressivo.
La regia di Buccirosso alterna toni comici a momenti di inquietudine crescente, con un cast che supporta efficacemente il protagonista. Tra gli interpreti, Fabrizio Miano, Donatella De Felice e Maria Bolignano contribuiscono con performance che arricchiscono la vicenda. Le scenografie di Gilda Cerullo e Renato Lori, i costumi di Zaira De Vincentiis e le musiche di Cosimo Lombardi completano il quadro di una messa in scena che stimola sia visivamente che emotivamente.
“L’erba del vicino è sempre più verde!” esplora la contraddizione tra desideri e realtà. Porta lo spettatore a riflettere sul confronto sociale e sull’incapacità di accettare i propri limiti. Attraverso un linguaggio, che mescola commedia e dramma, l’autore mette in luce come la nostra insoddisfazione si alimenti spesso dalla visione idealizzata delle vite altrui. L’opera non si limita a divertire, ma invita anche a una riflessione sul nostro rapporto con il prossimo, sul senso di competizione e sull’invidia, temi che non smettono di essere rilevanti nel nostro quotidiano. In definitiva, Buccirosso ci ricorda che “l’erba del vicino” non è sempre più verde, ma anzi può nascondere insidie e imprevisti.
di Giovanni Ierfone
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