Sono grandi soddisfazioni per Mirela, Martina, Alessio e Sara
VOLPIANO
In ogni attività sportiva, oltre ad allenarsi con costanza, determinazione e passione, è importante anche partecipare alle gare confrontandosi con gli atleti di altre società, cercando di migliorare sempre più, puntando anche ad avere una personalità e una mentalità vincente. Lo sanno bene i quattro giovani judoki della Judo Azzurro Volpiano che, dopo le varie sedute d'allenamento sul tatami volpianese con i loro maestri, hanno deciso di sfidare altri coetanei sparsi per l'Italia, con l’obiettivo di crescere umanamente e mantenere sempre alti i colori dell'associazione sportiva volpianese guidata dal presidente Salvatore Alia.
Si potrebbero chiamare i magnifici quattro Mirela Golban, Martina Moccia, Alessio Curreli e Sara Ferretti i quali, nel corso di questi ultimi anni, hanno dato grandi soddisfazioni, soprattutto per i buonissimi piazzamenti alle gare a cui hanno partecipato.
Mirela Golban, 14 anni, ad esempio, da tre anni alla Judo Azzurro Volpiano, è riuscita nel suo percorso sportivo ad arrivare a vincere i campionati regionali, passando poi di fatto ai nazionali, dove però non è riuscita ad ottenere gli stessi risultati, nonostante una più che buona prestazione.
Martina Moccia, classe 2012, invece, assieme ad altre quattro judoke, è riuscita a centrare un buonissimo terzo posto al trofeo Coni svoltosi lo scorso settembre in Sicilia. Allo stesso modo Alessio Curreli, di 12 anni, e Sara Ferretti, classe 2012, hanno conquistato traguardi importanti nella recente Coppa Italia svoltasi a Brescia: Curreli è riuscito a conquistare il secondo gradino del podio, mentre Ferretti si è dovuta accontentare della terza posizione.
Quattro importanti traguardi raggiunti in competizioni contro avversari molto forti e che hanno dato filo da torcere ai judoki volpianesi.
Questi importanti risultati sono anche figli di un'ottima preparazione atletica e mentale che gli insegnanti della Judo azzurro Volpiano hanno saputo infondere, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, ai loro adepti.
Senza mai dimenticare che l'obiettivo prioritario di ogni disciplina sportiva, come per ogni altra attività, anche in questo caso è il divertimento. Questa volta sul tatami.
Durante le varie competizioni i ragazzi hanno dimostro di essere in grado di saper gestire al meglio anche la pressione, componente molto importante nell’ottenimento di un risultato sportivo. La soddisfazione finale degli atleti non è di certo mancata. Loris Ponsetto