Altri 300 milioni per espandere la rete del tram: ecco i tre nuovi progetti
Altri 300 milioni di euro, dopo gli oltre 600 ottenuti con il Pnrr: il sistema Smart con le tre linee di tram padovane alla fine sfioreranno il miliardo di euro di costo totale in un orizzonte temporale che si è aperto nei primi anni 2000 con la realizzazione della prima linea e si chiuderà probabilmente entro il 2030, se non oltre.
Di certo c’è che l’amministrazione non si ferma: sono pronti infatti tre nuovi progetti che saranno presentati per rispondere all’avviso 3 del Ministero delle Infrastrutture, il nuovo bando per la programmazione degli interventi finanziabili della Stato nel settore del trasporto rapido di massa, dunque tram e metropolitane. C’è tempo fino al 31 gennaio – termine prorogato rispetto all’iniziale 31 ottobre – per presentare le richieste, corredate da un progetto di prefattibilità, più una serie di studi complementari.
Padova ha tre progetti in campo per ampliare ulteriormente la rete Smart. L’allungamento del Sir fino a Ponte San Nicolò e poi al campus Agripolis di Legnaro che vale 177 milioni, l’allungamento del Sir2 a est fino a Capriccio di Vigonza per altri 94 milioni, più l’adattamento di tutta la linea Sir1 per i mezzi più capienti a quattro casse, con tutte le fermate e l’apparato tecnologico da rifare (un progetto che vale un’altra ventina di milioni).
«Sono progetti importanti perché diamo dimostrazione della continuità del progetto e quindi della buona intenzione di approntare più linee fisse di trasporto pubblico possibili, portandole anche fuori Padova – sottolinea l’assessore alla mobilità Andrea Ragona – E anche verso il ministero c’è il segnale che l’amministrazione crede nel sistema Smart».
«Il ministero sta creando un elenco di possibili opere da finanziare – spiega il rup del progetto per Aps Holding Diego Galiazzo – È importante essere in questa lista». Non c’è un plafond fisso, ma il governo deciderà quanto stanziare sulla base dei progetti presentati, tenendo conto che Roma e Milano, con le loro linee metropolitane, fanno la parte del leone.
Il Sir2 Vigonza
Il progetto più importante che Padova presenterà è quello per portare la terza linea (la Sir2) fino quasi ai confini con la provincia di Venezia, a Capriccio di Vigonza, nell’area tra via Venezia e via Capriccio all’altezza del centro commerciale Matrix. Un intervento che va a completare il Sir2 attualmente in costruzione, che attualmente prevede un capolinea provvisorio in via Padova poco prima della rotonda con via Regia.
Si proseguirà ben oltre fino a Capriccio, tanto che la linea Sir2 dai 17,5 chilometri con partenza da Rubano, sarà prolungata di circa altri 3 chilometri in un tragitto che attraverserà il centro di Busa con ingresso da via Bachelet e passaggio su via Moro e via Atene, e rientro sulla via per Venezia attraverso via Stoccolma, poco prima del sovrappasso dell’autostrada A4. Il progetto ha già ottenuto il via libera della giunta vigontina, oltre che da Palazzo Moroni
Il Sir3 a Legnaro
Il progetto più avanzato però è quello che porterà il Sir3 fino ad Agripolis, a Legnaro. Il disegno di fattibilità tecnico-economica è stato approvato dalla giunta di Palazzo Moroni a inizio settembre.
L’allungamento partirà dall’attuale capolinea Sir3 a Voltabarozzo (che in queste settimane è in costruzione), per proseguire lungo via Piovese e attraverso un nuovo ponte da realizzare sul Bacchiglione a sud dell’esistente, superare l’autostrada A13 sul ponte esistente ed entrare nel viale dell’Università, nel Comune di Legnaro, con capolinea in via Orsaretto, dove è prevista un’area a parcheggio e un nuovo deposito coperto per i tram. Si tratta di una prima definizione del percorso che potrebbe però anche essere modificato sulla base delle richieste dei residenti nelle future fasi progettuali.
Ovviamente il beneficio socio-economico è dato dalla presenza ad Agripolis di un polo che mette insieme l’università, l’Istituto nazionale di Fisica nucleare e l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, con un bacino di 4 mila persone.
Il Sir1 quattro casse
Infine c’è da potenziare il Sir1, la linea esistente, adattandolo ai mezzi a quattro casse. Quelli che sono in produzione in questi mesi negli stabilimenti di Alstom in Alsazia: sono 28 mezzi lunghi 32 metri (mentre quelli attuali sono di 25) con una capienza di 238 persone. Un potenziamento assolutamente necessario per la prima linea, visto che le prossime settimane natalizie dimostreranno che la capienza è assolutamente insufficiente nelle ore di punta.
Proprio in questi giorni gli uffici tecnici di Aps, in collaborazione con quelli di Palazzo Moroni, stanno realizzando il progetto per allungare le fermate. Solo una dovrà essere spostata e ridisegnata: è la fermata Guizza, la prima dopo il capolinea sud, davanti alla chiesa dei Santi Angeli custodi. Tutte le altre verranno allungate di 7 metri in un’unica direzione, mentre solo alcune avranno un allungamento bidirezionale di 4 metri da una parte e 3 metri dall’altra.
«C’è da riprogettare tutta la parte tecnologica che serve per comandare un veicolo lungo 32 metri: dalle spire alla posizione degli scambi – chiarisce Galiazzo – E poi c’è tutta la parte elettrica da revisionare, con tutta la tecnologia da aggiornare, soprattutto nelle sottostazioni. D’altronde sono passati 15 anni dalla realizzazione della prima linea e il miglioramento tecnologico è stato importante». Si può parlare dunque di un revamping del Sir1, che ha in prospettiva anche possibilità di allungamento: verso sud ad Albignasego più che verso nord. Ma questo sarà oggetto di un eventuale avviso 4 del ministero.