Restauro del Municipio di Trieste: maxi cantiere da aprile, traslocano alcuni uffici
Dalla prossima primavera, il palazzo del Municipio – che nel 2025 vanterà 150 anni dalla sua costruzione – sarà sottoposto a un delicato restauro, che andrà a risolvere dei problemi di natura soprattutto strutturale. Criticità evidenti, visibili ad occhio nudo, e che hanno costretto nel tempo a interdire alcuni spazi del palazzo, come l’intero quarto piano.
Chi lavora in quegli uffici, fa i conti con porte che stentano a chiudersi per i cedimenti, crepe alle pareti. I cittadini che salgono la scala principale si sono spesso imbattuti in transenne, sistemate per sicurezza dopo che dal soffitto erano caduti degli intonaci.
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I numeri dell’intervento
L’intervento, che tocca uno dei palazzi simbolo della città, durerà indicativamente 550 giorni. Il progetto esecutivo è appena stato approvato. Il costo dell’intera operazione ammonta a 4 milioni e 182 euro (circa 2 milioni di puri lavori), di cui 3.556.800 coperti da un contributo regionale supportato da fondi della Protezione civile nazionale e destinato agli edifici di valore pubblico e strategici per l’attività della stessa Protezione civile. 500 mila euro sono invece stati messi a bilancio dallo stesso Comune.
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L’appalto
L’affidamento dell’appalto è sotto soglia comunitaria, quindi il Comune potrà selezionare alcune imprese che hanno la qualifica per effettuare questi lavori, invitandole a partecipare alla gara. Il cantiere si muoverà sia all’interno che all’esterno del palazzo.
Come viene illustrato nella relazione allegata al progetto esecutivo e firmata dal l’ingegnere Giorgio Altin, si procederà con interventi diversi.
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Dalle «iniezioni esenti da cemento, a base di calce e Eco-Pozzolana» nelle micro lesioni venutesi a creare anche sulle facciate dell’edificio, al rinforzo degli archi in muratura tramite l’applicazione di nastri di carbonio all’intradosso, fino all’ancoraggio delle colonne sulla scalinata principale.
Nel secolo e mezzo di vita del Municipio, sono stati anche aperti archi e porte in muri portanti, che andranno chiusi proprio per garantire stabilità dell’imponete immobile.
La tempistica
«I lavori partiranno ragionevolmente ad aprile, con lo spostamento, man mano che il cantiere avanzerà – illustra l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi – di alcuni uffici all’ex Meccanografico e in via Fabio Severo, dove già fino a tre anni fa c’erano uffici comunali». L’unica struttura a non spostarsi sarà quella che supporta il sindaco. «Lo spostamento degli uffici degli amministratori (assessori e gruppi consiliari) – spiega Lodi – avverrà nella seconda fase del cantiere, ma rimanendo dentro il palazzo». Quindi traslocheranno temporaneamente in altre stanze.
Tetto e facciate
Esternamente i cittadini vedranno salire le impalcature, che consentiranno alle maestranze di intervenire anche sul tetto, sulle vecchie canne fumarie, oltre che sulle facciate.
Gli interventi di iniezione previsti al pianoterra, in corrispondenza degli esercizi commerciali che trovano spazio sotto al Municipio, è previsto vengano eseguiti all’esterno «in quanto – scrive Altin – si è constatato che, nella maggior parte degli ambienti adibiti a negozio l’esecuzione dall’interno risulta estremamente complessa».
Proprio per spiegare bene i tempi e i dettagli dell’imponete intervento, Lodi anticipa che «nei prossimi due mesi incontreremo e spiegheremo il progetto agli inquilini dei negozi e dei locali al pianoterra», ovvero ai titolari del tabacchino, della farmacia, del negozio di accessori, del bar e anche al personale dell’ufficio turistico. —
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