Si accascia e muore in tribuna, chi è il dirigente colpito da un malore a Carlino
Un malore improvviso sugli spalti della tribuna e poi la tragedia. È quanto accaduto domenica, 1 dicembre, a Carlino allo stadio “Della Ricca” durante la partita di campionato tra Cjarlins Muzane e Adriese, valida per la 16esima giornata del girone C di serie D.
La vittima è il direttore generale dell’Adriese Sante Longato, che aveva 72 anni: nonostante i tempestivi soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare ed è morto senza riprendere conoscenza.
Il dramma si è consumato quando in campo si stava giocando il 26’ della ripresa con le due squadre che erano ancora ferme sullo 0-0 di partenza con il risultato in bilico e il match tutto da vivere, negli ultimi 20 minuti.
Longato che assisteva alla gara dagli spalti si è improvvisamente accasciato e subito sono stati chiamati i soccorsi. Lo speaker dello stadio ha chiesto l’intervento dei medici presenti in panchina con il defibrillatore. Il tempo brevissimo di attraversare il campo e di salire i gradoni e c’è stato il primo tentativo di rianimare l’uomo.
L’arbitro ha subito sospeso la gara. Sul campo è arrivata anche l’ambulanza da San Giorgio di Nogaro e un’automedica da Palmanova con un’equipe di infermieri e medici. Una volta saputo della gravità del malore che aveva colpito il direttore generale della squadra, i giocatori dell’Adriese hanno chiesto che la gara fosse interrotta definitivamente.
Una presa di posizione che è stata appoggiata dal Cjarlins Muzane con in prima fila il capitano Dionisi. L’arbitro Niccolai di Pistoia ha dichiarato così chiuso l’incontro. Intanto sul terreno di gioco e sugli spalti sono stati vissuti momenti drammatici. I giocatori, i dirigenti e l’allenatore della formazione veneta hanno assistito dal campo ai tentativi di soccorso e anche i giocatori di casa e il presidente Vincenzo Zanutta hanno atteso con grande trepidazione l’evolversi della situazione. Purtroppo, dopo un’ora di vani tentativi, c’è stata la conferma dell’avvenuto decesso di Sante Longato, dirigente e figura storica del calcio ad Adria anche come calciatore. Per il presidente Zanutta una domenica terribile.
«Un pensiero di affetto e vicinanza – sottolinea Zanutta – va alla famiglia di Sante, ai suoi cari e a tutta l’Adriese. Viviamo il calcio con grande passione e serenità e oggi ci sentiamo impotenti. Sante era il pilastro dell’Adriese. Quando ci è stato chiesto dai nostri avversari di non continuare la partita abbiamo subito acconsentito all’invito. Dispiace davvero tanto che questo fatto sia successo proprio a Carlino». Il calcio passa in secondo piano davanti a quanto successo.