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Joe Biden grazia suo figlio: questi americani non sanno proprio rinunciare ai prodotti tipici italiani

di Paolo

Tutto il mondo è paese, ma Joe Biden sta esagerando. Il presidente, che mi pare sia ancora in carica o a cui ogni tanto danno ancora la carica, ha graziato il figlio.
Resta da capire se il successivo viaggio di Biden in Angola sia storico per il viaggio in sé o per la figura storica di “sostanza” che renderebbe storico pure una vacanza a Fregene.

Donald si lamenta, che si fa con gli amici che volevano pernottare al palazzo del Campidoglio? Avevan chiesto una suite di lusso e si son trovati in carcere, colazione da schifo, niente frigobar e servizio sveglia a manganellate invece che una semplice telefonata o un colpetto alla porta.

Per quel che riguarda Hunter, che sarà mai un’evasione fiscale da 1,4 milioni di dollari e il possesso d’armi illegale? Soldi spesi in escort e droga, è così che ci si comporta con chi muove l’economia? Con chi è generoso? Tutto un fumus persecutionis che odora di casa nostra come un Arbre Magique ad una cena elegante, insomma si direbbe che questi americani non sanno proprio rinunciare ai prodotti tipici italiani…

Intendiamoci, magari questa volta l’ha imbroccata giusta la scala del ragionamento e, indipendentemente da come finirà, a noi malelingue è balenato subito un parallelo con i nostri. Mi sfugge la logica di Biden che si giustifica con la stessa paranoia persecutoria di Trump, ma da uno che ha detto: “Sono la prima donna vicepresidente nera”, che vi aspettate?

Biden ha preso la decisione nel weekend in famiglia, saranno stati i parenti che lo avranno consigliato così, oltre al dress code perché i pantaloni son meglio del tailleur.
Sullo sfondo ci sono pure i russi a perculare Biden, insomma perché allargare la Nato sino all’escalation militare, se c’è un modo divertente per fargli chinare il capo dalla disperazione…

Non c’è bisogno che dica che a noi, dinnanzi a tale vicenda, vien solo da far spallucce. Dopo aver vissuto nell’era Berlusconi e sofferto la fervente lotta della sinistra a Berlusconi, possiamo dire senza cadere nel ridicolo che l’America rispetto a noi è indietro anni luce sul progresso tecnologico del sofisma, in linguaggio tecnico-giuridico: ”Supercazzola.” Praticamente è la nostra Luna, solo che noi ci andiamo e torniamo da anni, ma il nostro equipaggio è ben più numeroso di tre persone e da allora non fa che regalarci macigni di minchiate come souvenir, sia nuovi che riciclati. Si dà il caso che Nordio sia solo l’ultimo dei nostri Armstrong.

Non dimentichiamo l’ultimo, ma non ultimo, Letta che insultava l’avversario dandogli del grande e poi concludeva con “Preferisco che i voti vadano al Pdl piuttosto che disperdersi verso Grillo”, dopo è andato ad insegnare a Parigi, poi è purtroppo tornato, c’est la vie. Biden prenda appunti, potrà dire che lo hanno chiamato a fare il professore in Angola, magari pensandosi nero o almeno finché qualcuno non gli ricordi che non è la Harris, che non è nato da genitori indiani e giamaicani, e che la Giamaica e l’India non centrano una mazza con l’Angola.

Tralasciando gli innumerevoli salvataggi bipartisan dei nostri eroi, la cosa triste è che nella narrazione di tutti questi voli pindarici compiuti dallo stormo, gli allocchi siamo noi e i nostri fratelli a cui propongo di gemellare i nostri gemelli che si son rotti a forza di sentire queste idiozie. Almeno gli americani avevano la scusa di avere solo due partiti. Noi ne abbiamo molti, uno dei quali contribuì a mandare via Berlusconi dal Parlamento, altrimenti non sarebbe mai accaduto, ma non si sa quanto reggerà, e a due ex-magistrati antimafia che nel nostro paese, tra un allunaggio e l’altro, vogliamo mandar via dall’antimafia perché sono extraterrestri.

Siamo alle solite, ma perché in questa battaglia mi pare che M5S o quel che ne rimane sia solo? Siamo ben lontani dal campo gravitazionale progressista o gli altri partiti, per dirla all’americana, sparano a salve perché a parti inverse sperano di spender poco sui giubbotti antiproiettile?

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