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Piccole Salis crescono: per la consigliera di sinistra “i pusher di Torino non sono un problema”

Piccole Salis crescono e delirano: i pusher non rappresentano un problema per la sicurezza di Torino, o, per dirla meglio: «Per me non è un problema di sicurezza una persona che spaccia, ma è un problema per quella persona che debba ricorrere allo spaccio per sopravvivere». Considerazioni sinistre, in tutti i sensi, pronunciate da Ilaria “Illy” Genovese, consigliera torinese di Sinistra Ecologista e coordinatrice al multiculturalismo all’interno dell’istituzione territoriale. 

Pusher: per lei non sono un problema

Parole non pronunciate all’interno di un pub dopo una serata ad alto tasso alcolico o tra i fumi di un centro sociale, ma nell’ultimo consiglio della circoscrizione 7 di Torino: un moto di «comprensione» verso gli spacciatori, così l’hanno ribattezzato i partiti di centrodestra che si sono allontanati dall’aula per protesta. 

Non a caso, nella nuova seduta del consiglio locale Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno presentato tre diversi documenti per chiedere alla circoscrizione di «condannare le parole di Ilaria Genovese, i pusher vendono morte e spacciare è un reato».

La consigliera di Sinistra ecologista aggiusta il tiro, ma contro il governo

Al centro della vicenda, riportata dal Corriere Torino, verte l’emergenza criminalità che affligge una delle tante banlieu torinesi consegnate al degrado dalle giunte di centrosinistra. In particolare la zona di Aurora e, in particolare, l’area attorno al ponte Carpanini, da tempo punto di ritrovo per la microcriminalità, vero e proprio paradiso per i pusher di questa zona di Torino. Un tema di illegalità, dunque, ma anche di sicurezza, come denunciano tutti i comitati dei residenti da alcuni anni. I partiti di centrodestra della Sette, qualche settimana fa, avevano proposto la chiusura, con tanto di ordinanza, della scalinata del ponte per mettere al sicuro l’area. Per Genovese, però, la questione andrebbe affrontata diversamente. Con una massiccia dose di empatia nei confronti dei venditori di droga e di morte.

Sulla scia delle polemiche e dell’indignazione pressoché unanime, che ha costretto persino il centrosinistra torinese a prendere le distanze dalla consigliera di Sinistra Ecologista, il suo commento è diventato virale, incassando commenti inferociti. Solo poche ore fa, la diretta interessata ha cercato di correggere lievissimamente il tiro, in un torrenziale post di oltre 400 parole che si potrebbe sintetizzare così: “Se i criminali fanno i criminali è colpa della società, ma in particolare del governo”.  Considerazioni più sinistre (e più deliranti) che mai.

 

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