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Il robot Pepper che aiuta gli anziani: una sperimentazione partita da Vigevano

VIGEVANO. Il robot Pepper, sabato mattina, ha fatto la sua prima visita all’Azienda speciale multiservizi Vigevano (Asmv). In occasione della Giornata nazionale sul Parkinson, la Fondazione Mondino con la collaborazione dell’Associazione pavese Parkinson ha organizzato un convegno nei locali dell’Asmv di via Sacchetti intitolato “Innovazione e tradizione: terapie a confronto. Medici e pazienti discutono approcci terapeutici consolidati e innovativi”. Quella, però, è stata anche l’occasione per presentare il frutto di un progetto denominato "ToM&Pepper Lab", coordinato da Davide Massaro, professore di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione all’Università Cattolica, che mira a utilizzare Pepper, il robot sociale, per supportare e migliorare il benessere cognitivo e socio-emotivo degli anziani, con particolare attenzione a coloro che presentano un iniziale decadimento cognitivo.

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La sperimentazione nelle diverse sessioni estive ha visto la collaborazione tra il Centro di ricerca sulla Teoria della mente e sulle competenze sociali nel ciclo di vita (CeRiToM) dell’Università Cattolica, diretto dalla professoressa Antonella Marchetti, il Robotics Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, la Direzione Intesa Sanpaolo per il Sociale, l’Asmv diretta da Andrea Deplano e Giovanni Migliarese, direttore della Struttura complessa salute mentale Lomellina del l’Asst di Pavia.

«Fra luglio e agosto – ha spiegato Deplano - nove anziani tra i 68 e i 93 anni, che partecipano al centro diurno di Vigevano, sono stati coinvolti in un programma di training strutturato, della durata di quattro settimane. Le attività alternavano sessioni di stimolazione cognitiva e socio-cognitiva. Pepper ha assunto il ruolo di facilitatore, guidando i partecipanti attraverso esercizi di memoria, attenzione e competenze sociali. I partecipanti hanno attribuito a Pepper caratteristiche umane come intelligenza e affidabilità e si è riscontrato il supporto cognitivo e sociale di Pepper che ha stimolato memoria e concentrazione, favorendo un coinvolgimento attivo e un clima di fiducia. Le interazioni con il robot sociale hanno suscitato emozioni positive come gioia, sorpresa e reminiscenze, oltre ad aver promosso un’autonomia crescente nell’uso della tecnologia e maggiore indipendenza nell’interazione con il robot».

Tra i nuovi gruppi partecipanti vi sono persone affette da Parkinson, reclutate grazie alla collaborazione con l’Associazione pavese parkinsoniani, e un gruppo di persone non malate, individuate attraverso le attività della Caritas diocesana di Vigevano. Inoltre, è in fase di reclutamento un campione di individui affetti da pseudo-demenza, grazie alla collaborazione con il dottor Migliarese e si sta valutando di coinvolgere anche gli ospiti del De Rodolfi. —

Selvaggia Bovani

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