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Morta la prof Gabriella Tomat, colonna dei licei Slataper di Gorizia

Lacrime sincere e un dolore profondo in queste ore solcano i volti e segnano i cuori di un’intera comunità, quella di docenti, studenti, collaboratori e famiglie del polo liceale di Gorizia. È l’effetto di un lutto e di un vuoto, generati dalla prematura scomparsa della professoressa Gabriella Tomat.

Aveva 57 anni, da due affrontava con un coraggio e una forza d’animo straordinari la malattia che non le ha lasciato scampo, ed è stata per un’intera carriera una colonna dell’insegnamento superiore a Gorizia e del polo liceale in particolare, dove insegnava italiano, latino e storia. Era anche la referente per l’intera sede dei licei “Slataper”.

Goriziana, donna di grandissimo spessore culturale e umano, proprio nella scuola di cui sarebbe stata il riferimento aveva iniziato ad insegnare, assieme a Giovanna Petitti che oggi è la dirigente del polo liceale ma, prima ancora, era un’amica vera della professoressa Tomat. «Abbiamo vissuto fianco a fianco il nostro percorso, che ha visto per entrambe anche l’esperienza all’istituto “D’Annunzio” prima del ritorno al polo liceale – racconta -. Per me è stata una persona insostituibile umanamente e una figura indispensabile all’interno dello staff. Amava la vita e aveva una passione sconfinata per il suo lavoro, dal quale si è voluta allontanare solo nei momenti di maggiore disagio dettato dalla malattia. E, ancora nei giorni scorsi, pensava al rientro, a programmare il futuro. Perchè Gabriella aveva la capacità di dare fiducia e speranza».

Proprio di recente una studentessa le aveva scritto, parlandole della sua capacità «di guardare le cose dal punto di vista di noi ragazzi, visti come persone prima che come studenti».

Persona rigorosa e riservata, Gabriella Tomat coltivava anche una grande passione per la fotografia, la natura e i fiori come soggetti da ritrarre. Anche questa, un’espressione della sensibilità che tutti le riconoscevano. Lascia il marito Claudio, il figlio Emanuele, la mamma Vittoria e idealmente generazioni di studenti, studentesse e colleghi cresciuti e vissuti al suo fianco. La data dei funerali non è stata ancora stabilita. —

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