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Alice muore a 30 anni, nel 2021 era stata colpita da un infarto

«Cara Alice, guerriera instancabile e caparbia. Grazie di essere stata vicino a noi. Di non averci abbandonato senza averci prima insegnato il dono della vita e dell’amore».

È il commovente addio di Giulia Pase, la mamma, alla sua Alice, che lunedì 2 dicembre si è spenta, a 30 anni, «dopo tre anni di speranze e delusioni, ma anche di sorrisi e occhi vivi».

Tre anni e mezzo fa, nella notte fra il 3 e 4 maggio 2021, Alice Guin era stata colpita da un arresto cardiaco nel suo appartamento a Massanzago, dove si era trasferita da poco, da Noale, nel Veneziano, per convivere con il suo compagno.

All’arrivo dell’ambulanza era stata rianimata, ma, purtroppo, i medici avevano dato ben poche speranze al compagno, ai genitori, Guido e Giulia, e alla sorella Anna. Gli esami avevano evidenziato lesioni estese e profonde al cervello.

Da quel momento è cominciato un lungo cammino, pieno di ostacoli, per i familiari che da un momento all’altro hanno visto svanire tutto.

Dopo il diploma al liceo scientifico Giorgione di Castelfranco, Alice aveva conseguito la laurea magistrale in Marketing e comunicazione a Ca’ Foscari e lavorava alla Pettenon Cosmetics di San Martino di Lupari. Una vita realizzata con il lavoro e il trasloco nella nuova casa e, all’improvviso, «tanti sogni polverizzati in una notte».

I suoi familiari, però, non hanno mai voluto arrendersi e Alice è stata accompagnata giorno per giorno in questi tre anni e mezzo. I familiari più stretti, colleghi e amici non hanno mai lasciato svanire una residua speranza, con l’aiuto prima del reparto di riabilitazione dell’ospedale di Camposampiero e poi del personale della locale Rsa “Moretti Bonora”, dove Alice è stata ospite per tre anni.

«Tre anni di speranze, delusioni ma anche di sorrisi e occhi vivi», raccontano i familiari. «Quante belle persone e vite abbiamo conosciuto nella Rsa Bonora che hanno arricchito la nostra vita e quella di Alice. Una ragnatela di vissuti che si intrecciano le une alle altre».

E ancora: «Passeggiate in carrozzina per riuscire a catturare un raggio di sole. Risate ma anche tanti pianti e dolore. Giornate trascorse anche con l’amore della sorella Anna, delle amiche del cuore e dei colleghi della ditta Pettenon dove lavorava e dei tanti amici che non hanno mai dimenticato la sua gentilezza, serietà e determinazione».

Fino al veloce decadimento nel mese di settembre scorso e alla consapevolezza che la fine si stava avvicinando e bisognava solo continuare a starle vicino, mentre i sanitari l’avrebbero aiutata a non soffrire troppo con le terapie di sedazione del dolore.

Alice si è spenta all’hospice Il Melograno di Camposampiero, dove era giunta da pochi giorni, attorniata dal personale e dai familiari.

«Grazie di avermi sopportato», scrive ancora mamma Giulia alla sua Alice. «Grazie di aver condiviso e nascosto segreti di ragazza e di giovane. Grazie di essere stata con noi anche in questi tre anni e mezzo. Grazie, grazie, grazie. Abbiamo imparato molto da te».

Toccante il finale della lettera scritta dalla madre: «Ora cara Alice puoi andare tranquilla. Noi sappiamo far tesoro del tuo amore. Non preoccuparti più per noi. Siamo forti per te. Vorremo bene a tutte le persone che ti hanno conosciuta. Porteremo a tutti la gioia che sapevi donare. Ti vogliamo bene».

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