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Inchiesta corruzione, primi interrogatori: due dirigenti  di Asm restano in silenzio

VIGEVANO. La settimana degli interrogatori è cominciata. Lunedì mattina, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e falso costata gli arresti domiciliari al sindaco leghista di Vigevano, Andrea Ceffa, è toccato ai due dirigenti di Asm Vigevano e Lomellina Veronica Passarella, 52 anni, amministratore unico della partecipata, e Alessandro Gabbi, 52 anni, direttore amministrativo di Asm. Entrambi non hanno risposto alle domande del giudice Luigi Riganti, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare a loro carico. Affiancati dal loro avvocato, Marcello Caruso, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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Martedì toccherà a Matteo Ciceri, 49 anni, amministratore di Vigevano Distribuzione Gas, una società del gruppo Asm, e a Roberta Giacometti, 43 anni, consigliera comunale, anche loro agli arresti domiciliari. Mercoledì invece è previsto l’interrogatorio preventivo di Alberto Righini, vice presidente regionale di Ance, l’associazione costruttori, e amministratore unico della Vicos Vigevano Costruzioni, ditta che in provincia di Pavia ha diversi appalti in corso: a Pavia città, ad esempio, sta eseguendo i lavori della rotatoria di viale della Libertà e ha realizzato l’area spettacoli viaggianti di fianco allo stadio.

La misura interdittiva

Anche se gli appalti in corso non rischiano di subire contraccolpi (la società non è coinvolta nell’indagine), non si può dire lo stesso per Righini, per il quale la procura di Pavia ha chiesto una misura interdittiva. Se accolta dal Gip, Righini non potrà stipulare contratti con la pubblica amministrazione e la società dovrà dunque cambiare il suo amministratore. Una eventualità che il suo avvocato, Marcello Caruso, proverà a scongiurare.

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Righini è indagato insieme all’ex europarlamentare Angelo Ciocca per istigazione alla corruzione nella cosiddetta “congiura di Sant’Andrea”: avrebbero offerto 15mila euro a un’altra consigliera, Emma Stepan, perché si dimettesse e facesse così cadere la giunta Ceffa. Una offerta non accettata dalla consigliera, che Ciocca avrebbe incontrato il 28 novembre del 2022 (due giorni prima della presentazione delle dimissioni da parte dei consiglieri) per parlarle della proposta, proveniente secondo l’accusa da Righini.

La consulenza

I dirigenti di Asm Vigevano sono sotto accusa insieme a Ceffa per una consulenza legale che sarebbe stata data a Giacometti, attraverso una prestanome, per “comprare” il suo appoggio politico al sindaco Ceffa, che nella primavera del 2023 si ritrova più debole, con una maggioranza risicata.

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A coinvolgerli nell’inchiesta sono alcune intercettazioni telefoniche. Telefonate in cui i dirigenti sembrano essere non d’accordo sull’assegnazione di questo incarico e allo stesso tempo consapevoli che quella consulenza non serve all’azienda, ma che è necessario darla per fare un favore al sindaco. Lunedì, però, due dirigenti non hanno risposto al Gip per spiegare la loro posizione, una scelta che l’avvocato Caruso definisce «solo tecnica, perché stiamo ancora studiando gli atti». Saranno sentiti, come persone informate sui fatti, anche l’avvocata che avrebbe fatto da prestanome per la consulenza e un alto personaggio di Asm che con gli indagati parla al telefono della consulenza.

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