Palazzo Marcello sarà residenza, al via il cantiere sul Canal Grande
Nuova vita per lo storico Palazzo Marcello sul Canal Grande, che dopo oltre due decenni di attesa verrà ristrutturato. L’edificio quattrocentesco, che un tempo fu dimora del celebre compositore Benedetto Marcello, sorge tra Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò di Venezia, e Palazzo Molin Erizzo.
Dopo 23 anni di abbandono e una lunga fase di attesa silenziosa, il palazzo è pronto a ricevere la valorizzazione che merita, destinato ora a diventare un prestigioso complesso residenziale.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 1983, l'Ufficio Tecnico Erariale di Venezia lo affida al Ministero per i Beni Culturali che, a sua volta, lo passa alla Soprintendenza di Venezia. Nel 1993, viene presa la decisione di destinarlo a sede del Museo Nazionale d'Arte Orientale: purtroppo però, nonostante la Soprintendenza avvii immediatamente le opere di ristrutturazione, nel 2001 i lavori si fermano: mancano i fondi.
E, da quel momento, il palazzo è rimasto in attesa di completamento fino ad oggi.
Adesso i lavori di ristrutturazione sono stati affidati alla storica Pasqualucci Costruzioni, azienda veneziana con esperienza nella conservazione di beni storici, che ha intrapreso il delicato compito di restituire all’edificio il suo antico splendore.
Il restauro non si limiterà solo alla parte esterna: gli interni, attualmente al rustico, sono destinati a una serie di interventi delicati che mirano a preservare gli elementi storici, come i pavimenti in terrazzo alla veneziana e in pietra, nonché i parquet originali. Particolare attenzione sarà dedicata alla muratura, che sarà restaurata utilizzando tecniche tradizionali per mantenere la compatibilità con lo stile architettonico originale.
Infatti Palazzo Marcello rimane un'interessante testimonianza di come si possano fondere stili ed epoche diverse: nasce dalla fusione di due edifici preesistenti, avvenuta intorno al 1700 e il risultato è una costruzione articolata, che si sviluppa su quattro piani fuori terra, con un mezzanino, un sottotetto dotato di abbaini e la corte interna, tipica dell'architettura veneziana.
Sempre per quanto riguarda l'aspetto architettonico, sarà mantenuta la caratteristica scala centrale, alla quale verrà affiancato un ascensore interno, a servizio di tutti i livelli del palazzo, per abbattere le barriere architettoniche.
Per superare le sfide logistiche e ambientali di Venezia, i restauratori si sono affidati a strutture provvisionali di alta qualità, pensate per garantire massima sicurezza e stabilità. I lavori vedono infatti l’impiego di un ponteggio innovativo realizzato in alluminio, materiale scelto per la sua leggerezza, resistenza all’umidità e facilità di montaggio in spazi ristretti.
L’impresa che ha terminato il montaggio dei ponteggi in questi giorni è di Treviso, si chiama Euroedile.