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Ivrea, nuovo supermercato Tigros: c’è un ricorso al Tar  

Ivrea

C’è un ricorso che pende davanti al Tar sul permesso di costruire e l’autorizzazione commerciale relativi al nuovo supermercato in via di realizzazione in corso Vercelli, dove sorgeva l’ex palazzina Enel. A ricorrere ai giudici amministrativi due società che nella zona hanno un altro supermercato e che contestano l’Atto Unico emesso dal Suap del Comune di Ivrea nell’agosto di quest’anno con cui si dava il via libera al supermercato di medie dimensioni (sotto i 2.500 mq) dell’azienda italiana Tigros.

Nell’udienza del 27 novembre il legale delle due società ricorrenti ha rinunciato all’istanza cautelare chiedendo al Tar di decidere quanto prima sul ricorso con una sentenza completa. A difendere il Comune di Ivrea c’è l’avvocato Andrea Castelnuovo. «Considerata la rilevanza della questione e gli aspetti giuridici molto complessi da dirimere – spiega Castelnuovo - tutti noi difensori abbiamo rappresentato al presidente del Tar l’esigenza di avere una sentenza nei tempi più rapidi possibili. È immaginabile che la sentenza giunga intorno a giugno 2025». Tempi rapidi, quindi, per la giustizia amministrativa.

L’iter che ha portato il via libera alla rigenerazione dell’area ex Enel non è stato semplice. La società Flecchia, proprietaria dell’area, a metà del 2023 aveva avanzato una richiesta di permesso di costruire con cambio di destinazione d’uso. L’ufficio tecnico sosteneva che seppur il cambio di destinazione d’uso fosse stato proposto ai sensi della legge regionale, era però espressamente escluso da una lettura del piano regolatore in vigore all’epoca fatta in base a una delibera regionale che dava linee guida sui concetti di “uso compatibile è complementare”. Poi, nell’ottobre dello scorso anno era arrivato il diniego dell’autorizzazione unica.

Alle osservazioni della società che insisteva sul punto e faceva ricorso al Tar, le cose cambiano radicalmente. L’amministrazione chiede un parere legale e decide di fare un passo indietro perché la delibera regionale di interpretazione sugli “usi compatibili con le destinazioni previste dal piano regolatore” era riferita a una legge regionale non più in vigore, perché modificata in senso più favorevole all’ampliamento degli usi. Il dirigente dell’area tecnica procede così all’annullamento d’ufficio, in via di autotutela, del provvedimento emesso dal Suap. Il procedimento amministrativo di fatto riprende concludendosi con la stipula dell’accordo sulle opere di compensazione .

La materia è molto complessa ma il nodo è questo, come spiega l’avvocato Castelnuovo: «Il vecchio Prg prevedeva per quell’area una destinazione a “servizi generali” che secondo il comune e secondo la società che sta ristrutturando l’ex palazzina Enel è pienamente compatibile con l’uso commerciale, proprio perché la nuova legge regionale stabilisce così. E poi, aspetto niente affatto secondario, la variante generale al Prg, entrata in vigore nell’agosto di quest’anno, prevede esplicitamente per quell’area di corso Vercelli una destinazione commerciale. Ora, tra la primavera e l’estate prossima, il Tar dovrà decidere».

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