La Guardia di finanza inchioda uno straniero che ha evaso 12 milioni di euro dall’Italia
La Guardia di finanza di Grosseto ha riportato in Italia 12 milioni di euro che uno straniero aveva evaso dall’Italia. L’operazione delle Fiamme gialle ha consentito di ricostruire la posizione reddituale del cittadino extracomunitario che per oltre 15 anni ha posizionato nella penisola il centro degli interessi economici e personali, dichiarando al sistema fiscale italiano una residenza all’estero per sottrarre alla tassazione i suoi beni.
Come la Guardia di Finanza ha individuato lo straniero evasore
I finanzieri hanno controllato ogni eventuale segnale della presenza dello straniero sul territorio nazionale come “soggiornante di lungo periodo”, che quest’ultimo aveva consegnato alla Questura di Grosseto, rinnovandole puntualmente. L’uomo aveva inoltre consegnato l’iscrizione al servizio sanitario regionale assieme ai suoi stretti familiari, con annessa assegnazione del “medico di famiglia”. Tra le registrazioni anche un’ingente quantità di consumi elettrici che avvenivano nella dimora abitudinaria del soggetto, fino all’assunzione di domestici impiegati a tempo pieno nella casa.
Le indagini della Guardia di finanza sullo straniero che ha evaso 12 milioni di euro
I militari del nucleo di polizia economico Finanziaria hanno ricostruito dal 2013 al 2020 l’insieme delle relazioni che tenevano insieme il rapporto del cittadino extracomunitario con l’Italia. Le forze dell’ordine sono partite dai rapporti di lavoro che questa persona avrebbe intrattenuto come direttore e amministratore di strutture alberghiere, ma successivamente si sono concentrate anche sull’investimento nel settore immobiliare e le partecipazioni societarie nelle provincie di Grosseto e Como.
L’indagine sull’evasione
L’ispezione dei conti correnti nazionali ed esteri, quantificati per l’intero periodo in 12 milioni di euro, sono stati acquisiti grazie alla collaborazione dei secondari organismi finanziari ubicati in sei diversi paesi, tra cui: Ucraina, Principato di Monaco, Lussemburgo, Malta, Estonia e Lichtenstein. Nei confronti di questi ultimi, il comando generale ha sporto la richiesta di mutua assistenza amministrativa. Le investigazioni hanno fatto in modo che l’Agenzia delle entrate potesse quantificare un credito di 14,7 milioni di euro che lo stato italiano ha vantato verso il cittadino straniero, compresa l’imposta evasa sui redditi detenuti all’estero, le dure sanzioni e gli interessi.
La collaborazione tra l’Agenzia delle entrate e i finanzieri
Su proposta dei finanzieri, l’Agenzia delle entrate ha chiesto e ottenuto dalla Corte di di giustizia tributaria di Grosseto il sequestro conservativo delle proprietà immobiliari dell’evasore extracomunitario: questi sono prevalentemente ubicati sulle rive del lago di Como, al centro del pignoramento i beni posseduti nei conti bancari.
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