World News in Italian

Elezioni comunali durante il Covid: la chiamata alle urne slitta al 2026

I Comuni che erano andati a votare in piena emergenza Covid, nell’autunno del 2020, torneranno alle urne nella primavera del 2026. Scatta quindi una proroga di sei mesi per le amministrazioni locali, in modo da riallineare le ordinarie finestre elettorali, che avevano subito degli scompensi a causa del lockdown. Ma non è chiaro se questo stesso approccio sarà applicato anche per le Regioni dove i mandati sono in scadenza. Come il Veneto.

Per ora la notizia riguarda solo i Comuni: il ministero dell’Interno ha mandato una circolare a tutte le Prefetture in cui si chiarisce come dovranno comportarsi le amministrazioni comunali che avevano votato durante l’emergenza sanitaria - quindi nell’autunno 2020, ma anche nel 2021 - oltre la finestra temporale tra il 15 aprile e il 15 giugno, che è quella normalmente indicata dalla legge per indire le votazioni.

Ecco la circolare del Ministero

[[ge:gnn:mattinopadova:14868240]]

Ma diversi Comuni in quegli anni hanno dovuto differire questi termini, a causa delle misure anti-contagio, andando invece al voto in autunno. Ora, di conseguenza, vedranno cadere il termine della consiliatura nel secondo semestre del quinto anno di mandato. Insomma, le tempistiche sono tutte sballate e il ministero dell’Interno vuole riallinearle, tornando alle procedure ordinarie. Per poterlo fare c’è bisogno di prorogare di un semestre i mandati di questi Comuni, in modo che possano andare a votare in primavera, come prevede la norma.

Nella circolare si legge: «Considerato che il mandato quinquennale dei Comuni in questione si esaurisce nel secondo semestre del 2025, nel caso delle elezioni tenutesi nel 2020, e nel secondo semestre del 2026, per le elezioni tenutesi nel 2021, il rinnovo elettivo di quegli Enti dovrà rispettivamente svolgersi nella finestra ordinaria del 15 aprile - 15 giugno dell’anno successivo al compimento del quinquennio. E quindi nella primavera del 2026 per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020 e nella primavera del 2027 per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2021».

La situazione in Veneto

Per quanto riguarda il Veneto non parliamo di pochi Comuni: nel 2020 erano 40 quelli andati alle urne, nel 2021 in ben 84. Bisogna contare che alcuni di questi Comuni nel frattempo hanno subito degli accorpamenti, per cui il numero esatto potrebbe variare. Ma è sicuramente una novità che interessa decine e decine di amministrazioni.

Se il ritorno alle finestre ordinarie sarà valido anche per le Regioni, non è ancora chiaro. Per ora la misura riguarda solo i Comuni, ma in tal caso Luca Zaia resterebbe alla guida della Giunta regionale fino alle primavera del 2026.

Читайте на 123ru.net