San Nicolò a Trieste è arrivato in moto per portare i doni ai bambini meno fortunati
Il raduno alle 13 in piazza Oberdan, la partenza poco dopo e l’arrivo in piazza Unità alle 14. E dalle 15, al PalaChiarbola la consegna dei doni ai bambini seguiti da Agmen, Io Tifo Sveva e Bambini del Danubio, in via Petronio ai piccoli ospiti della “Casa Famiglia Gesù Bambino”, in via Navali ai bimbi della “Casa Famiglia La Madre”. Il finale alle 18 al Centro Commerciale Torri d’Europa.
Generosi contributi
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E così anche quest’anno “San Nicolò si mette in moto” ha fatto la sua parte, contando sul generoso contributo di tantissimi cittadini che hanno partecipato alla raccolta – con offerte o comprando le t-shirt e i gadget -, organizzazioni che si sono sfidate al consueto torneo di calcetto o semplicemente coinvolte nella raccolta dalla Polizia Locale: Acegas-Aps-Amga, Anas, Asugi di Trieste (118), Carabinieri, Corpo Forestale Regionale, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, IPA5, Polizia di Stato, Polizia Locale di Muggia, Polizia Penitenziaria, Polizia Slovena, Poste Italiane, Trieste Trasporti, Trieste Terminal Passeggeri, Vigili del fuoco, i più grandi gruppi motociclistici della provincia, molte altre piccole-grandi aziende e negozi locali.
Una favola iniziata negli anni ‘90
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Ma cos’è “San Nicolò si mette in moto”? Qual è la storia e com’è nata questa iniziativa, in modo semplice e spontaneo, diventata un punto fermo nella beneficenza locale. Quasi un favola che non può che cominciare con: C’era una volta… alla fine degli anni ‘90, un gruppetto di studenti di un liceo di Trieste con un cuore grande e la comune passione per le due ruote: vogliono organizzare una raccolta e portare i doni di San Nicolò ai bimbi meno fortunati in città. Contattano alcune associazioni che si occupano d’infanzia, coinvolgono altri motociclisti che aderiscono con entusiasmo, preparano sacchetti di pop-corn da vendere a scuola, organizzano tornei di volley e calcetto studenti contro prof… l’inventiva non manca e - alla fine - raccolgono ben 800mila lire (!), tutte investite in giochi, cioccolatini, noci e mandarini.
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La prima sfilata nel ‘97
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Sabato 6 dicembre 1997 una ventina di motociclisti sfilava per la prima volta per il centro città a caccia di un sorriso. Ma già l’anno dopo, per una serie di fortunate coincidenze, cominciava il sodalizio con il Circolo Ricreativo della Polizia Locale “Roberto Tommasi” che entrava con entusiasmo e generosità nell’organizzazione dell’evento, coinvolgendo anche altre forze di polizia ed aziende locali: la manifestazione è divenuta così, di anno in anno, più grande e festosa. Molti bambini che per primi ricevettero i doni sono cresciuti e, oggi, alcuni di loro fanno parte della carovana dei centauri, per portare ad altri bambini lo stesso affetto che hanno ricevuto da piccoli.