World News in Italian

Malattia misteriosa del Congo, dai primi test l’80% dei campioni è positivo alla malaria: “Possibile il coinvolgimento di più patologie”

La misteriosa malattia che in una regione della Repubblica Democratica del Congo ha colpito 416 persone da inizio ottobre – causando 31 decessi – potrebbe essere provocata, almeno in parte, dalla malaria. O comunque comincia a farsi sempre più strada l’ipotesi che più di una patologia stia contribuendo ai casi e ai decessi. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, martedì sera ha spiegato che “dei 12 campioni iniziali raccolti, 10 sono risultati positivi alla malaria, anche se è possibile che sia coinvolta più di una malattia“. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in ogni caso, precisa che raccoglierà e analizzerà altri campioni “per determinare la causa o le cause esatte” della malattia sconosciuta che sta colpendo il Paese africano. Viene comunque evidenziato che l’area colpita presenta anche “alti livelli di malnutrizione e bassa copertura vaccinale, lasciando i bambini vulnerabili a una serie di malattie tra cui malaria, polmonite, morbillo e altre”, ha sottolineato il direttore generale.

L’Oms è stata informata dell’esistenza di una malattia non diagnosticata nella Repubblica Democratica del Congo “meno di due settimane fa”. La maggior parte dei casi e dei decessi, ha inoltre precisato Ghebreyesus “sono stati riscontrati in bambini di età inferiore ai 14 anni, nel distretto di Panzi, nella provincia occidentale di Kwango“. Nei giorni scorsi l’Oms e il governo locale hanno inviato team di esperti. Tuttavia, ha sottolineato, “l’area interessata è remota, le telecomunicazioni sono gravemente limitate e l’accesso è stato reso più difficile dalla stagione delle piogge. La squadra nazionale di risposta ha impiegato diversi giorni per raggiungere Panzi“.

Anche in Italia il ministero della Salute e l’Istituto superiore di Sanità hanno istituito una task-force che seguirà gli sviluppi delle situazioni a partire da quella di queste settimane in Congo. Domenica scorsa è stata stata diffusa la notizia di test in corso su un paziente toscano, curato all’ospedale di Lucca. L’uomo era rientrato dal Congo ed è stato ricoverato dal 23 novembre al 3 dicembre, poi guarito e dimesso. “Che si tratti di un primo caso della nuova malattia correlata a quella che si presume possa esserci in Congo, è altamente improbabile anche perché il soggetto ha soggiornato in zone molto distanti dalla sede dove si sono verificati i focolai. Focolai di cui ancora non sappiamo granché, anzi direi non sappiamo niente di quello che lì sta accadendo. Cercherei quindi di stare tranquilli“, ha commentato martedì Spartaco Sani, responsabile dell’area Malattie infettive dell’Asl Toscana nord ovest. Alcuni campioni di siero prelevati dal paziente nella fase acuta e dopo la guarigione sono stati inviati all’Iss per le analisi. Accertamenti in corso anche a Cosenza su una donna, rientrata in Italia dal Congo negli scorsi giorni, che avrebbe manifestato sintomi riconducibili a quelli della malattia misteriosa che ha colpito il Paese africano. La donna, comunque, è stata dimessa già il giorno successivo e sta bene.

I sintomi di questa malattia sono mal di testa, tosse, febbre, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, affaticamento e anemia (nei casi gravi). La task-force dell’Oms è pertanto al lavoro e la corsa per arrivare all’identikit della malattia è partita. Nel team esperti epidemiologi, medici, tecnici di laboratorio e per il controllo delle infezioni. Il team si sta concentrando sulla ricerca attiva dei casi, i test, il trattamento e le attività di sensibilizzazione.

L'articolo Malattia misteriosa del Congo, dai primi test l’80% dei campioni è positivo alla malaria: “Possibile il coinvolgimento di più patologie” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Читайте на 123ru.net