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Pesca, vittoria storica dell’Italia in Europa. Lollobrigida: “Ecco come abbiamo protetto il futuro del settore”

Nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico italiana. Per la pesca al gambero il taglio è stato ridotto del 6%. E’ un successo italiano. Grazie al governo Meloni e alla determinazione del  Ministro Francesco Lollobrigida il settore ittico e le marinerie nazionali vengono concretamente tutelate e aiutate. Le proposte della Commissione Europea sui tagli sono state rinegoziate con efficacia dalla delegazione italiana. Spiega Lollobrigida: “I negoziati del Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca si sono conclusi con un risultato senza precedenti: per tutto il 2025 nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico italiana. È la prima volta che l’Italia ottiene un simile successo, proteggendo concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali”.

Lollobrigida: nessuna riduzione dei giorni di pesca come voleva la commissione Ue

Precisa sui social il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare i termini della negoziazione: “Ogni anno la Commissione Europea propone tagli che minacciano la sopravvivenza della flotta peschereccia. Ma questa volta gli interessi della Nazione sono stati difesi con fermezza, dimostrando l’efficacia della strategia negoziale adottata. Le ragioni italiane sono state fatte valere in Europa, garantendo stabilità e prospettive di crescita a un comparto essenziale per l’economia”.

Europa, pesca, Lollobrigida: “Abbiamo rinegoziato tagli che sarebbero stati devastanti”

“Un altro importante risultato – prosegue il post del ministro- riguarda le quote di pesca del gambero: la Commissione aveva proposto un taglio devastante del -29%, che avrebbe colpito duramente il settore. Grazie a un’azione decisa, la riduzione è stata limitata al -6%. Sono già allo studio misure di compensazione per attenuare ulteriormente l’impatto”. Questi risultati  confermano l’impegno nella tutela della filiera ittica italiana, costruendo un equilibrio virtuoso tra salvaguardia ambientale e sviluppo economico. Una vittoria di cui essere fieri, che rafforza il ruolo dell’Italia in Europa e apre nuove opportunità per il futuro. Un impegno preso e mantenuto. Già pochi mesi fa al G7 Agricoltura di Ortigia il governo volle inserire nella titolazione la “pesca”. Dando subito la misura dell’interesse verso un settore strategico  che coinvolge migliaia di pescatori. Fu una strategia vincente. I lavoratori del settore sono stati garantiti.

I pescatori ringraziano il governo

La pesca italiana tira un sospiro di sollievo perché le nuove norme di riduzione dell’attività di pesca previste in ambito europeo saranno meno pesanti del previsto. Lo rende noto Confcooperative Fedagripesca che ha seguito da vicino i lavori del Consiglio Ue agricoltura e pesca. “Dopo un lungo e complesso negoziato, grazie a un eccellente lavoro diplomatico del ministro Lollobrigida, supportato dal lavoro dello staff della Direzione generale e dei tecnici presenti a Bruxelles, abbiamo potuto evitare il peggio. Una vittoria dell’Italia sostenuta anche dai colleghi spagnoli e francesi che hanno condiviso la nostra stessa battaglia”. Così il vicepresidente Confcooperative Fedagripesca Paolo Tiozzo al termine del Consiglio Ue Agrifish che si è concluso nella notte.

 

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