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Le felpe per Simone raccolgono 4 mila euro: «Simbolo di generosità»

Il progetto nato in memoria di Simone Bonato ha già raccolto un risultato straordinario: 416 felpe vendute, per un totale di 4.160 euro devoluti interamente in beneficenza.

A beneficiare di questa generosità sono state realtà vicine al cuore di Simone: la Pediatria di Padova, per migliorare le strutture dedicate ai piccoli pazienti; l’associazione Il Colore Viola di Rossano Veneto, che sostiene ragazzi con disabilità; il liceo artistico Fanoli di Cittadella, dove Simone aveva studiato e che ora proseguirà il suo spirito creativo attraverso un progetto dedicato alla creatività.

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E proprio il Fanoli renderà omaggio a Simone a giugno, durante la “Settimana dell’arte”, che sarà interamente dedicata a lui. Un momento speciale per gli studenti e la comunità, che potranno riflettere su come la creatività possa trasformare il dolore in speranza. Un simbolo dell’infinito è al centro di questa iniziativa, racchiudendo il ricordo di una vita interrotta troppo presto ma ancora capace di generare energia. Questo simbolo è un messaggio universale di memoria e solidarietà, tratto dal segno grafico che Simone stesso aveva creato, una “S” trasformata in infinito, oggi impressa sulle felpe che continuano a raccontare la sua storia.

Simone Bonato, giovane di Galliera Veneta, scomparso a soli 22 anni, era un ragazzo pieno di talento, generosità e vitalità. Diplomato in grafica pubblicitaria, lavorava con il padre nel settore dei serramenti, ma il suo spirito creativo e la sua energia lo rendevano speciale per chiunque lo conoscesse. Dopo la tragica morte, avvenuta a seguito di una caduta accidentale, Simone ha donato speranza a sei persone grazie alla donazione dei suoi organi.

Tuttavia, il suo dono più grande è continuato attraverso il progetto nato dall’amore della madre, Fanny Brotto, che ha voluto trasformare il dolore in azione concreta. L’idea di realizzare le felpe è nata spontaneamente: gli amici di Simone, durante il funerale, avevano indossato una maglietta con il simbolo dell’infinito come segno di affetto. Di fronte all’emozione e alla partecipazione di così tante persone, Fanny ha deciso di dare a quel gesto un respiro più ampio. Insieme a Federica Miotto, madre di un altro giovane scomparso, e grazie alla sua esperienza nel settore dell’abbigliamento, ha dato vita a un progetto che unisce memoria e solidarietà. «Simone è energia e non morirà mai», spiega Fanny, «ogni felpa porta con sé un messaggio di forza e speranza».

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