Il triestino Etra a caccia di un posto tra le Nuove Proposte a Sanremo: “Aspettavo da anni questo momento”
È già una vittoria essere tra i due finalisti di “Area Sanremo”: il triestino Etra sarà in prima serata su Rai1 il 18 dicembre a contendersi un posto fra le “Nuove Proposte” del Festival con la veronese Maria Tomba, mentre da “Sanremo Giovani” si giocheranno tre posti disponibili Angelica Bove, Alex Wyse, Mew, Selmi, Settembre, Vale Lp e Lil Jolie.
L’annuncio è arrivato nella notte tra martedì e mercoledì, nel corso della puntata di “Sanremo Giovani” condotta da Alessandro Cattelan, tra i giurati “fuori onda”, lo stesso direttore del Festival, Carlo Conti.
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«Ho aspettato questo momento da anni – dice Etra – ci avevo provato anche l’anno scorso e non ero stato selezionato neanche tra i 40, adesso essere passato prima tra i 10 di “Area” e ora tra i due è un’emozione incredibile. Nonostante le porte in faccia non ho mai mollato, l’ossessione batte il talento. Sono andato dritto per la mia strada e sono davvero contento, e orgoglioso perché ho fatto tutto con le mie forze, non ho manager né nessuno dietro che mi ha spinto, sono andato lì da solo con la mia valigetta, una bella soddisfazione».
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Al secolo Alessio Pipan, classe 1999, Etra, dopo anni di studio di batteria, abbandona lo strumento per studiare canto alla Scuola di Musica 55 con il soul singer Al Castellana come insegnante, a 16 anni comincia a scrivere pezzi suoi.
«Canto da sempre – spiega – ho iniziato a esibirmi a scuola, al liceo linguistico Petrarca. In duo con un altro ragazzo, abbiamo fatto un po’ di gavetta nei bar e ristoranti di Trieste, io poi ho cantato anche sulle navi da crociera».
«Mi reputo un cantante pop – puntualizza – non un rapper o trapper. Il mio mito è sempre stato Justin Bieber, mi sono ispirato a lui, sia nel modo di cantare che per la presenza scenica, cosa per cui sono anche stato preso in giro e bullizzato». Proprio da una presa in giro a scuola (“questa non è arte, quella che fai tu è il contrario”) nasce l’idea del suo nome: Arte letto al contrario.
Etra è in gara con la canzone “Spazio (tra le dita)”, brano pop elettronico – melodic dubstep, il videoclip è disponibile su Raiplay e da venerdì su tutti i canali, hanno lavorato alla produzione il triestino Daniele Dibiaggio e in un secondo momento, dalle Marche, il dj e produttore Andrea Perna: «Il suono è molto particolare – racconta il cantante – perché è una ballata col piano, però sotto abbiamo messo dei suoni elettronici, un po’ di dubstep. Il testo è scritto tutto da me, sarà un’emozione cantarlo in tv. Parla della paura di essere dimenticati in una relazione amorosa in cui io mi domando come sia possibile passare dall’essere complementari (“il mio spazio tra le dita me lo riempivi te con le tue”) al non pensarci più. Il senso è: spero che comunque anche se ora non ci vediamo e non ci sentiamo più perché è finita, qualche volta mi pensi, ti ricordi di me».
Cosa ha colpito i giudici? «È piaciuta molto la base strumentale – risponde – uno stile nuovo, non è la solita canzone con il piano, visto che ci sono i suoni elettronici. Credo di essere piaciuto anche io perché alla fine ero l’unico non ancora conosciuto e questa cosa li ha un po’ incuriositi».
Mercoledì prossimo su Rai1 si saprà dunque se Etra arriverà fino al Festival: «”Sanremo Giovani” – conclude – è un punto di partenza, non voglio accontentarmi. È ovvio che spero di andare a Sanremo a febbraio però in ogni caso finalmente sto avendo un po’ di riconoscimenti. E non vedo l’ora di cantare davanti a tutti questa canzone che ho scritto».
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