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Ivrea, più di 118mila euro per i lotti dell’asta numismatica di Boi

Ivrea

Una grande occasione per gli investitori in numismatica e metalli preziosi quella del 7 e 8 dicembre, quando all’interno del Boi, Banco dell’oro e casa d’aste di Ivrea sito in corso Massimo D'Azeglio 56/58, si è tenuto il primo convegno italiano sugli investimenti.

Un evento che ha coinvolto una vasta community europea di appassionati e professionisti del settore, con 37 partecipanti provenienti da tutta Europa. Durante la due giorni, affrontati temi cruciali legati agli investimenti, con un focus particolare sui metalli preziosi e sulle opportunità finanziarie del momento.

Durante la due giorni, all’interno di Boi è stata portata avanti anche un’asta di monete, terminata clamorosamente con la vendita di oltre il 99% dei lotti proposti, per un valore totale di 118mila euro sui 227 lotti offerti.

Anche la scelta di tenere questo convegno proprio a Ivrea non è casuale: «Grazie alla location messa a disposizione dal Boi che ci ospita, abbiamo avuto modo di tenere questo convegno in una cornice di sicurezza e riservatezza che non sarebbe stata possibile in una grande città - commenta Dario Settembrini, amministratore del gruppo facebook Gold and silver italian investor, principale gruppo italiano di riferimento per investitori e persone interessate a rimanere aggiornate sulle ultime novità relative ai metalli preziosi, e che conta più di 2500 membri -. In questo modo abbiamo potuto incontrarci di persona, scambiandoci e condividendo consigli e informazioni utili a livello di mercato e normative. Investire in metalli preziosi è il nostro modo di garantirci un avvenire sereno e un paracadute certo per ogni evenienza nel presente. L’oro è una valuta millenaria, un bene rifugio e termometro dei timori internazionali: non a caso al grammo veniva circa 50 euro al grammo prima della pandemia, mentre oggi è arrivato a 83».

«Questo è un campo dove la fiducia e la sicurezza sono tutto, in particolare quando siu organizza un evento del genere - commenta Manuel Lo Riso, direttore di Boi -. Un vassoio qualsiasi di monete può valere 80mila euro, fare questo evento in un contesto di città come Milano o Torino sarebbe meno sicuro, mentre Ivrea garantisce una maggiore tranquillità».

Prima presente in via Arduino, Boi si è trasferito nella nuova sede di corso Massimo da 2 anni. A differenza dei normali compro oro, oltre alla casa d’aste, Boi possiede all’interno anche la propria piccola fonderia, per lavorare l’oro ad alte temperature e creare nuovi oggetti, ordinabili e acquistabili anche da piccoli privati.

«Il convegno per noi si può dire sia stato un enorme successo, con il 99 per cento dei lotti venduti e oltre 119mila offerte - conclude Lo Riso -. A questo ritmo necessiteremo presto di nuovo personale, di altra gente che abbia voglia di lavorare insieme a noi. È un bellissimo ambiente, e lo stipendio aiuta a sopportare i momenti di caos, ma ovviamente è necessario poter dimostrare totale affidabilità».

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