Un mondo in subbuglio
Il drammatico colpo di scena degli ultimi giorni in Siria non è espressione di dinamiche interne a quella Nazione, ma il risultato di pressioni, interventi e interferenze esterne. Questi riflettono un mondo in subbuglio, con un ordine mondiale morente, che lotta per recuperare un’egemonia perduta irrimediabilmente. L’Asia sud-occidentale è precipitata nell’incertezza, mentre gli Stati Uniti rafforzano le loro posizioni e Israele, con la benedizione di Washington, bombarda anche la Siria.
Chiunque controlli l’amministrazione Biden ha appena deciso di fornire armi all’Ucraina per un valore di quasi 1 miliardo di dollari, mentre il contrammiraglio Thomas Buchanan, portavoce del Comando strategico del Pentagono, afferma seraficamente (20 novembre) che l’uso di armi nucleari contro la Russia non è più impensabile, a condizione che gli Stati Uniti mantengano una “capacità di riserva” sufficiente a scoraggiare futuri nemici.
In Europa, l’Unione Europea sta perseguendo la stessa politica cieca del “dopo di me, il diluvio”. Per quanto riguarda la tanto sbandierata democrazia, in Romania vediamo che, quando i risultati delle elezioni non sono di gradimento del sovrano, vengono semplicemente annullati.
La conferenza internazionale (online) dello Schiller Institute, tenutasi il 7 e 8 dicembre, ha offerto gli strumenti intellettuali per costruire un movimento di resistenza internazionale in questa resa dei conti globale. La conferenza completa è disponibile su YouTube alla pagina https://www.youtube.com/channel/UCVNxjVDDq9ALxFuCKMx8HQg.