Trieste, gli sloveni MRFY ad Hangar Teatri con il “mondo” di mister Caspio
TRIESTE È ormai una formula collaudata quella del doppio concerto all’Hangar Teatri: venerdì è la volta degli sloveni MRFY, in collaborazione con il Kino Šiška di Lubiana, e del triestino Caspio in collaborazione con Cornelia Concerti.
Sul palco di via Pecenco alle 20.30, Caspio presenta il nuovo album “Noi che viviamo in un mondo perfetto” (Believe Music Italia). Giorgio Di Gregorio, cantante e polistrumentista, dopo l’esperienza in alcune band, ha dato vita al suo progetto solista che ha chiamato Caspio perché richiama l’acqua, e quindi la sua città, Trieste. Dopo il debutto “Giorni Vuoti” nel 2019, a fine 2021 ha pubblicato l’ep “Fugit” che conteneva “Domani!”, classificato tra i semifinalisti di Musicultura nel 2022. All’Hangar sarà accompagnato da: Enrico Muccin alla chitarra solista (ex Remiture), Riccardo Roschetti al basso (HARAM!, ex Remiture), Nicolas Morassutto alla batteria (frontman Sinners Congregation). «Porteremo gran parte dell’album nuovo – anticipa Caspio – più qualcosa di inedito e di vecchio». “Noi che viviamo in un mondo perfetto” è stato prodotto assieme a Alessandro “Sesto” Giorgiutti e masterizzato da Ricky Carioti (fonico di Elisa), suonato quasi interamente da Caspio, salvo i contributi di Muccin alla chitarra, Giorgiutti alla chitarra e mellotron, Kristina Mlinar e Teodora Kaličanin al violino, Ecem Eren alla viola, Iryna Bobyreva al violoncello, Angelo “Kalpa” Mallardo ai cori.
«Il disco racconta del mondo in cui viviamo – spiega Caspio – che ci chiede costantemente di essere perfetti, di superare noi stessi e gli altri, un mondo per il quale non siamo mai abbastanza bravi, forti, performanti. Per questo “mondo perfetto” abbiamo rinunciato a noi stessi, alla nostra libertà, al nostro tempo, sulla base di una promessa non mantenuta: quella di un futuro migliore. E ora eccoci qui, intrappolati in dinamiche da cui non riusciamo più a liberarci e che sopportiamo per farci accettare dagli altri, per appartenere a qualcosa, per farci voler bene. Qual è la via d’uscita a tutto questo? Fare un passo indietro e arrenderci?». Il prossimo anno vedrà l’artista in tour, a partire dal 3 gennaio a Roma e il 10 a Bologna.
«Io e la mia musica – conclude – siamo perennemente fuori, non di tendenza. Proprio per tornare a quelle che considero le mie radici, oggi chiudo con l’elettronica e torno all’essenziale, al grunge, al rock anni ‘90, alla musica suonata davvero, talvolta distorta, talvolta pure imprecisa. Lo faccio nel tentativo di rappresentare la mia generazione e per rivolgermi a quelle successive, per raccontare a tutti di quel futuro tanto promesso ma che non arriva mai».
Chiudono la serata MRFY, una delle band più promettenti della scena indie rock/pop slovena, esplosi nel 2018 con l’album di debutto “Story” che contiene il singolo di successo “Umru Zate”; nel 2022 è uscito il secondo capitolo “Use” con hit come “Zaljubila”, che ha dominato le radio slovene e “Prjatučki”, un inno generazionale che ha superato le 700mila visualizzazioni su YouTube, diventando il loro singolo più popolare. Dopo la collaborazione con i Laibach per il brano “Poskočna”, il 2024 li ha visti lanciare “Palipali” e “Tonemo” ad anticipare il terzo album, in arrivo a breve. —