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Nuoto, 4×50 sl mista d’oro nel day-4 dei Mondiali di vasca corta. Quadarella e 4×200 sl sul podio

Calato il sipario sulla quarta giornata in questi Mondiali 2024 di nuoto in vasca corta a Budapest (Ungheria). Nella piscina da 25 metri della Duna Arena tanti risultati di un certo livello sono arrivati e in casa Italia il bilancio totale è salito a 1 oro, 4 argenti e 1 bronzo.

L’inizio è stato con il botto. La staffetta 4×50 stile libero mista si è andata a prendere un oro storico in 1:28.50 a precedere il Canada (1:28.60) e la Polonia (1:28.80). Una grande Sara Curtis è ha chiuso in 23.34 una prova in cui anche gli altri tre componenti del quartetto sono stati eccellenti: Leonardo Deplano (20.80 al personale), Alessandro Miressi (21.01) e Silvia Di Pietro (23.35).

Curtis che si è proposta anche nella finale dei 50 dorso donne, ma i tempi di recupero così ridotti non l’hanno messa nelle condizioni per fare il colpo come ieri nella semifinali (26.03 e record italiano/mondiale giovanile). Ne è venuto fuori un sesto posto (26.26) nell’atto conclusivo in cui l’americana Regan Smith ha fatto saltare il banco in 25.23 (record del mondo).

Primato del mondo che si è palesato anche nella finale dei 200 rana donne grazie all’altra statunitense Kate Douglass (2:12.50) davanti alla russa Evgeniia Chikunova (2:15.14) e alla connazionale Alex Walsh (2:16.83). “WR” che sta diventato un tratto caratteristico di Gretchen Walsh. L’atleta degli States nelle semifinali dei 100 delfino ha portato il limite della distanza a 52.87, un qualcosa di paranormale, considerando che già al mattino si era spinta a 53.24.

Davvero incredibile e domani ci si aspetta che vada a vincere un altro oro allo stesso modo. Cosa che ha fatto nei 100 misti con il primato del mondo. Walsh, infatti, ha ulteriormente migliorato se stessa, togliendo sei decimi al suo crono e stampando 55.11 alla piastra. Niente da fare per Douglass (56.49) e per la francese Beryl Gastaldello (56.67). Sul versante maschile, lo svizzero Noè Ponti ha voluto seguire le orme, visto il sigillo nei 100 misti uomini con il nuovo record dei campionati di 50.33.

Nell’atto conclusivo dei 200 rana uomini è arrivato il primo oro spagnolo della rassegna di Carles Coll Marti in 2:01.55 davanti al russo Kirill Prigoda (2:01.88) e al giapponese Yamato Fukusawa (2:02.91), mentre nei 50 dorso uomini il russo Miron Lifintsev ha fatto doppietta e dopo i 100 è arrivato anche il sigillo d’oro in questa specialità (22.47, record del mondo giovanile). A completare la top-3 l’australiano Isaac Cooper (22.49) e l’irlandese Shane Ryan (22.56).

Eccellenti in casa Italia, poi, Michele Busa e Simone Stefanì, capaci di qualificarsi alla finale dei 100 delfino. Busa, sbriciolando il personale, ha realizzato il quarto crono di 49.11, mentre Stefanì in 49.28 è andato molto vicino al personal best (settimo tempo dell’overall). Eliminazione a sorpresa del canadese Ilya Karun, mentre Ponti ha replicato davanti a tutti in 48.89.

A chiusura di giornata, i fuochi d’artificio per gli azzurri. Simona Quadarella si è presa un argento di puro carattere nei 1500 stile libero in 15:30.14, alle spalle della tedesca Isabel Gose (15:24.69). Una prestazione di grande qualità morale della romana, che ha dato tutto quello che aveva ed è stata premiata con una medaglia. E poi gli staffettisti della 4×200 stile libero con un bronzo da record italiano da 6:47.51. Filippo Megli (1:42.26), Manuel Frigo (1:42.15), Carlos D’Ambrosio (1:41.48) e Alberto Razzetti (1:41.62) hanno saputo conquistare un podio di alto spessore. USA davanti a tutti con un altro record del mondo in 6:40.51 e uno straordinario Luke Hobson da 1:38.91 capace di cancellare il primato del mondo di Paul Biedermann. Argento all’Australia (6:45.54 record oceanico).

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