“Il Comune di Roma con una mail chiede a Tony Effe di fare un passo indietro sul Concerto del Capodanno”: gli ultimi sviluppi sul “caso” innescato dal PD
“Ancora una volta per festeggiare l’arrivo del nuovo anno abbiamo scelto una location d’eccezione come il Circo Massimo e i nomi di grandi artisti, in vetta alle classifiche”, così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva salutato con entusiasmo i tre nomi in cartellone per il Concerto di Capodanno al Circo Massimo: Mahmood, Tony Effe e Mara Sattei. Poi qualcosa è andato storto.
Da alcuni giorni per prima gli esponenti del PD e a seguire Azione, le associazioni e Fratelli d’Italia hanno sollecitato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a escludere il rapper dall’evento di fine anno perché “i testi delle sue canzoni sono irrispettosi nei confronti donne e per una città come la Capitale impegnata in campagne contro la violenza di genere la sua presenza sul palco sarebbe una forte contraddizione e al tempo stesso sarebbe diseducativo per un popolo di spettatori giovanissimi come quello del Capodanno”.
Una presa di posizione netta che cozza con gli entusiasmi espressi dalla giunta in un primo momento per il nome di Tony Effe, che tra l’altro ha spopolato questa estate proprio in alcuni eventi romani questa estate col tormentone “Sesso e Samba”. Un nome che era stato comunque approvato e voluto fortemente. E il disegno avevo un senso: un artista romano che canta nella sua città per la fine dell’anno.
Abbiamo verificato con fonti vicine al Comune di Roma se ci sarà qualche provvedimento in merito all’esclusione del rapper dal Concerto. Abbiamo avuto la conferma che partirà in questi istanti una mail indirizzata all’artista e al suo team per invitarlo ad un passo indietro ed evitare che l’evento diventi divisivo.
Una guerra intestina alla politica romana e al PD con fazioni divise pro e contro Gualtieri, in vista poi delle elezioni comunali post Giubileo. Una occasione per creare un dibattito e un caos mediatico e mettere alle strette il primo cittadino per levare il tanto chiacchierato nome dal cartellone del Capodanno romano.
Ma Tony Effe è anche il rapper che dall’11 settembre si esibirà davanti a milioni di telespettatori con il suo inedito sul palco ben più ampio del Festival di Sanremo. Eppure né il conduttore e direttore artistico Carlo Conti né la Commissione si sono – giustamente – posti alcun problema alla presenza del rapper che peraltro si ritroverà in gara con Fedez e Emis Killa. Intanto il Codacons, con il quale Fedez ha fatto pace, è già sul piede di guerra: se il rapper sarà escluso al Concerto di Capodanno uguale provvedimento si dovrà prendere per Sanremo 2025.
Nel frattempo da parte dell’artista e dell’organizzatore tutto tace. Quel che sembra ai più evidente è che questa polemica sia più un “regolamento” di conti interno al PD, oltre che una censura.
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