L’Inter sembra Sinner (8), Gabrielloni (7,5) più bello della tribuna vip di Como (7). La Roma? Non si è presentata (4) | Clic e flop, la rubrica
La grande sfida Lazio-Inter è diventata una partita di tennis: 6-0, set e partita per i nerazzurri. Il crollo della Roma su quel ramo dello stadio di Como, il Milan prigioniero dei suoi tormenti: giallorossi e rossoneri sempre più flop. E l’Atalanta intanto va, anche se Zaniolo è ora che si dia una calmata.
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8 IL SET DELL’INTER
Il calcio è strano: per trentasei minuti bella Lazio e Inter in apnea, poi esce Gila – giramenti di testa e mal di stomaco – e cambia tutto. Il rigore di Calhanoglu apre la carica e i campioni d’Italia dilagano. La Lazio crolla e la sensazione è che sia stato un cedimento soprattutto mentale: sentivano aria d’altissima quota, ma sono precipitati a valle.
7,5 L’EROE SCONOSCIUTO
Gabrielloni, chi era costui? Romanzone di attaccante venuto dal basso: a Como ha segnato dalla Serie D fino alla rete rifilata alla Roma, la prima nel massimo campionato. Laureato, umile, tenace, sognatore. Si chiama Alessandro, viene da Jesi, un esempio per tanti calciatori “montati” che gironzolano sui nostri campi.
7,5 INNO SCOZZESE
Il gol di Adams all’Empoli è un inno alla bellezza e alla magia del calcio. Adams ha tanta Premier alle spalle. Centravanti di combattimento, ma il capolavoro al Castellani è da raccontare a nipoti e pronipoti.
7 LA TRIBUNA DI COMO
C’è il set di Lazio-Inter e c’è il set cinematografico dello stadio di Como, in riva al lago. La proprietà indonesiana – il gruppo Djarum, produttore di sigarette kretek, aromatizzate con chiodi di garofano – ha deciso di fare marketing invitando alle partite in casa le star del cinema mondiale. Galeotto fu George Clooney: con la sua villa, è stato il volano negli States di questo splendido pezzo d’Italia. Contro la Roma, avvistati Keira Knightley – due candidature agli Oscar e quattro ai Golden Globe –, Michael Fassbender e Adrien Brody, Oscar nel 2005 per Il pianista.
7 ATALANTA
A Cagliari non brilla, ma vince: sono questi piccoli segnali a indicare che può essere l’annata giusta per conquistare il primo, storico, scudetto.
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