Concorsi per Asst e San Matteo: ci sono 156 posizioni scoperte
PAVIA. Sono 156 gli operatori sanitari, ossia medici, infermieri e tecnici, che Asst Pavia e San Matteo vogliono assumere attraverso nuovi concorsi. Bandi aperti che andranno a scadenza entro dicembre o gennaio. Un’ottantina sono i candidati che hanno risposto al concorso per infermieri in fase di svolgimento. Ma questo personale, nel caso effettivamente accettasse l’incarico, coprirebbe solo una parte dell’organico necessario, perché di medici e infermieri ad oggi ne servono almeno 200.
Asst cerca 71 operatori sanitari
Venendo ad Asst, i concorsi aperti servono ad assumere 71 tra medici, tecnici e infermieri. Per la precisione, l’Azienda socio sanitaria di Pavia cerca, 11 rianimatori-anestesisti, 1 virologo-microbiologo per il laboratorio Analisi chimico-cliniche e Microbiologia, 1 oncologo per l’ospedale di Vigevano, 1 per le Cure palliative, 5 medici d’urgenza per i Pronto soccorso, 4 chirurghi, 1 medico di Medicina fisica e Riabilitazione pr l’ospedale di Voghera-Varzi, 1 di Medicina interna per il Basso Pavese e 2 nefrologi per la Dialisi di Vigevano. E ancora: Asst cerca 2 tecnici della riabilitazione, 1 terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva e un altro tecnico. Infine, ha indetto concorsi per 30 infermieri destinati a ospedali, distretti, case di Comunità e cure domiciliari.
Prove per infermieri al San Matteo
Il policlinico di Pavia, invece, ha bandito un concorso per l’assunzione di 80 infermieri e altri per reclutare 1 medico per Ostetricia, 1 ostetrica, 1 oculista e 3 medici in libera professione per ambulatori, Chirurgia maxillofacciale e Malattie infettive.
I sindacati: «adeguate gli stipendi»
Intanto i sindacati lanciano qualche segnale. «Tutte le Aziende sanitarie territoriali, da Asst, San Matteo, e Ats, dopo 13 anni di blocco del turnover del personale del servizio Sanitario pubblico si stanno attivando per bandire concorsi per tutte le figure professionali - spiega Patrizia Sturini, segretaria Fp Cgil -. Ma molti concorsi vanno deserti e sicuramente uno dei motivi è il mancato adeguamento contrattuale».
Mentre Andrea Galeppi, segretario generale Uil Fpl Pavia, sottolinea: «Apprendiamo favorevolmente la messa in atto da parte degli enti sanitari di concorsi per reperire il personale mancante. I reclutamenti, tuttavia, sono sempre troppo esigui. Serve che siano riconosciute professionalità e compensi economici adeguati. E attendiamo che le Case di comunità vengano rese operative al 100%. Per arrivare a questo obiettivo bisogna reclutare del personale, ma non dall’India, bensì valorizzando quello che ruota intorno alle strutture sanitarie pavesi».
Infine, Domenico Mogavino, segretario generale Cisl Pavia-Lodi, ricorda i «tre fattori che tengono lontani dalle professioni di medico e infermiere: stipendi bassi, costo della vita alto, e contratti che non vengono rinnovati».
«È necessario migliorare non solo le retribuzioni, ma anche la gestione delle risorse umane, il dialogo con le parti sociali e le politiche abitative – conclude Mogavino –, così da rendere il settore pubblico più equo, sostenibile e competitivo». —