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Rieccolo qua, Fazio sgancia la solita bomba a orologeria: Richard Gere su La Nove a ridosso della sentenza su Salvini

Fabio Fazio ci riprova e prova a sferrare l’ennesimo colpo sotto la cintura: dalla sua, d’altra parte, vanta amicizie mediatiche e colpacci assestati all’Auditel a bordate inferte sui temi all’ordine del giorno – dall’ambientalismo ai migranti, passando per guerre e fantasmi di un fascismo ciclicamente di ritorno – che sembrano avere presa, tra sostenitori e detrattori, quanto meno sull’Auditel. E si sa che la Nove, dopo il flop di Amadeus e una agguerrita concorrenza che impone la sopravvivenza nella guerra degli ascolti con la Rai e le concorrenti Mediaset – non può permettersi il lusso di non sparare tutte le cartucce che in canna. E il cecchino Fazio è in postazione, pronto a rinverdire anche in trasferta sui dorati lidi Warner gli antichi fasti già celebrati sulle reti di Viale Mazzini nell’era della sua scrittura nella tv di Stato.

Fazio rispolvera l’ospitata di Richard Gere a ridosso della sentenza Open Arms su Salvini

E così, ecco il pretino dem che con la solita aria dimessa e il fare da ultimo degli ultimi, si appresta a celebrare l’ospitata di Richard Gere in palinsesto per domenica 22 dicembre – ultima puntata del 2024 – pronto a non deludere spettatori che, dalle case e dagli spalti dell’opposizione, si apprestano ad assistere all’ultima performance antigovernativa sintetizzata nell’intervista che verrà. Del resto si sa, il noto divo hollywoodiano convertito alla fede buddista e devoto alla causa pro-migranti può vantare nel suo curriculum esistenzial-professionale ruoli iconici, nudi d’autore e una incrollabile militanza pro-migranti che lo ha trasformato da mito del pubblico femminile per i suoi film romantici a guru della sinistra italiana per il suo attivismo in stile Ong nel Mediterraneo.

Richard Gere da Fazio in veste di “Ufficiale gentiluomo” e attivista pro migranti

E allora, ce lo ricordiamo tutti quando nel 2019 l’attore “Ufficiale e gentiluomo” si lanciò lancia in resta e zainetto carico di vesti di ricambio da stella del cinema nell’impresa radical kitsch a bordo della bordo della Open Arms mentre dispensava pasti e pillole di saggezza politcally correct ai migranti sulla nave Ong.  Proprio la stessa, guarda caso, che si sta affrontando nell’agorà giudiziaria con il vicepremier Matteo Salvini. Così come non saranno in pochi quelli che si ricorderanno come, nel corso di una delle prime udienze, si consumò un duro scontro tra Gere e l’allora ministro dell’Interno. Ebbene ora, visto che come diceva qualcuno ben più illustre di noi, «a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca”, volendo essere maliziosi, la dorata ospitata di Gere da Fazio che piomba proprio due giorni dopo la sentenza Open Arms su Matteo Salvini dà da pensare…

La rete rilancia intervista e “ospitata eccellente”

Ma La Nove tira dritto e piazza il suo paracarro d’eccezione. E su siti e social della rete rilancia a più non posso: «Il fascino senza tempo di Richard Gere nella puntata di Che Tempo Che Fa in programma domenica 22 dicembre 2024 dalle 19.30 sul Nove e in streaming su Nove.tv e discovery+. Guarda il video dell’intervista e della puntata integrale». Ribadendo in calce all’annuncio (se ancora non fosse abbastanza chiaro): «Tra gli ospiti della puntata del 22 dicembre 2024 di Che Tempo Che Fa, l’ultima del 2024, ci sarà Richard Gere che illuminerà lo studio con la sua straordinaria presenza. Potrai rivedere qui sotto il video dell’intervista e della puntata integrale».

Intanto Salvini: «Io non mollo»

Intanto, mentre Salvini, su X, ricorda ai suoi follower cosa accadrà il prossimo venerdì: «Tra due giorni, entrerò in tribunale a Palermo a testa alta, dove rischio SEI ANNI di carcere per aver difeso il mio Paese da ministro dell’Interno – spiega il vicepremier –. Se dovessi essere condannato non sarebbe una sconfitta per me ma per l’Italia e l’Europa, perché proteggere i confini è un DOVERE, non un reato. Io non mollo».

Il ruolo di Richard Gere nella vicenda

Mentre tutti gli altri si interrogano, oltre che sui destini giudiziari del vicepremier, anche sul ruolo che – oltre a quello di direttore doc del controcanto moralistico che con tanto di bacchetta in pugno intona inni contro i governi sulla gestione dei migranti, e a favore dell’attivismo frenetico delle Ong e quant’altro – il divo di Hollywood e filantropo Richard Gere, ospite in esclusiva nella penultima puntata di Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio, tornerà a giocare. Ma questa vicenda non è un gioco, anzi…

Ma che c’azzecca?

Pertanto torniamo a chiederci: ma che ne sa Richard Gere, ci chiediamo noi più prosaicamente, di decreti e  politica governativa del Belpaese? E, soprattutto, a che titolo discetta e dispensa consigli – come siamo quasi certi che si impegnerà a fare anche domenica prossima – promuovendo e bocciando. Sentenziando e condannando dal pulpito dorato da cui parla, visto che, fino a prova contraria, e da quanto da lui più volte sostenuto, interviene non già da da divo. E nemmeno da operatore sociale. Ma solo in veste di uno dei 7 miliardi di abitanti del pianeta? Ai posteri – e agli spettatori de La Nove – l’ardua sentenza… (In altro foto d’archivio Ansa).

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