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Tutti i canti del Carnevale di Ivrea in un cd realizzato dal Coro La Serra

IVREA. «Con questa raccolta ci proponiamo di tramandare un pezzo di storia, raccogliendo e registrando per la prima volta i canti delle squadre, mai immortalati prima d’ora, e di rendere omaggio alla tradizione del Carnevale e del Canavese, per far rivivere e cantare ancora le canzoni che fanno parte della nostra cultura». Così Riccardo Giovanetto, maestro del Coro La Serra della sezione di Ivrea del Club alpino italiano (Cai), ha spiegato il progetto I Canti del Carnevale, nato da un’idea del coro stesso, che vi ha coinvolto anche le nove squadre di aranceri a piedi dello Storico carnevale di Ivrea, e dal quale è derivato l’omonimo cd presentato lo scorso sabato 14 in un’affollata sala Santa Marta.

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Il disco contiene gli inni delle nove squadre, cantati e incisi dagli aranceri stessi, e i sei canti della tradizione carnevalesca eporediese, eseguiti dal Coro, mixato e masterizzato nella primavera 2024 da Mario Bertodo, allo studio Smc Records, in via Varmondo Arborio. Il progetto grafico, realizzato dal graphic designer di origine eporediese Niccolò Galeotti, lo rende un prodotto curato in ogni dettaglio, come l’efficace immagine-logo in copertina, raffigurante un coro composto dagli aranceri di tutte le squadre e, alle sue spalle, i coristi del coro La Serra, indosso i loro caratteristici maglioni azzurri con lo stemma. Immagine riprodotta su un poster contenuto all’interno, recante sul retro, i nove simboli e i colori delle squadre, con i testi dei rispettivi inni, oltre ai testi dei sei canti. Il maestro Giovanetto ha invitato, uno a uno, i rappresentanti di ogni squadra, ad esprimersi sull’esperienza vissuta durante la realizzazione del progetto e diversi di loro sono stati concordi nell’affermare quanto essa sia stata illuminante su certe sfumature del proprio inno, fino a poco prima cantato a squarciagola in sfilata o nei momenti conviviali, ma mai gustato nella piena consapevolezza delle parole e dell’armonia.

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Lo studioso Danilo Zaia, autore del libro Dalla paura alla vanità-Storia del Carnevale di Ivrea (Editrice Tipografia Baima-Ronchetti & C) ha quindi ricordato un settimo canto, dedicato alla Fagiolata di Monte Navale e di cui si era persa memoria, su musica del brano Mè Ideal di Ermenegildo Carosio, canzone ritrovata e armonizzata a quattro voci per coro maschile, grazie alla collaborazione tra il Coro La Serra e il Coro Edelweiss di Torino, dal maestro Lorenzo Belletti.

Presenti in sala anche il sindaco, Matteo Chiantore, che, riprendendo un concetto espresso da Maurizio Leggero, delegato sezionale del Coro La Serra, ha ribadito l’importanza della rivalutazione di tali canti per tramandarne testi e melodie, nella consapevolezza che anche questo significa cultura e salvaguardia delle tradizioni. Anche Alberto Alma, presidente della Fondazione, ha voluto congratularsi con gli artefici del cd: «Un’operazione del genere – ha commentato – anni fa non sarebbe stata possibile. Oggi, anche nelle squadre è cambiato l’approccio alla manifestazione e quasi tutti hanno coscienza di rappresentare parte di un patrimonio condiviso, che va tutelato, valorizzato e trasmesso alle generazioni future e a chi, pur non appartenendo alla comunità eporediese è interessato all’aspetto etnografico delle nostre tradizioni, in particolare quella così antica e affascinante del nostro Carnevale».

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