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Antonio Tiberi: “Il mio vero potenziale si vedrà negli anni. Al Giro voglio competere con Roglic e Vingegaard”

Antonio Tiberi è stato protagonista di un buon 2024: tante soddisfazioni e qualche piccola delusione utile nel suo processo di crescita. Insieme alla sua Bahrain Victorious, squadra in cui è approdato a metà 2023, Tiberi che è una delle nostre grandi speranze italiane in ottica corse a tappe, sta maturando con la giusta calma affidandosi anche ai preziosi consigli del suo amico e spesso compagno di stanza Damiano Caruso. Quinto quest’anno alla Corsa Rosa, impreziosito dalla conquista della Maglia Bianca di miglior giovane, il classe 2001 ha ben chiari gli obiettivi per la prossima stagione, oramai alle porte.

Come procede la preparazione invernale?

“Tutto sta procedendo bene, in questo off season ho staccato completamente tre settimane e poi ho ricominciato a fine novembre con calma, due settimane di ritiro in Spagna con la squadra dove poi torneremo anche a gennaio per un secondo ritiro in vista delle prime corse di stagione”. 

Cosa ti ha insegnato il 2024? Hai capito qualcosa in più? 

“Ho capito che facendo le cose con testa e impegno riesco ad ottenere i risultati che mi ero prefissato, l’impegno e la dedizione ripagano sempre”.

Hai definito il tuo calendario gare per il 2025?

“Inizio alla Volta ao Algarve, Tirreno-Adriatico, Tour of the Alps e Giro d’Italia, questo per la prima parte di stagione, un calendario molto simile a quello di quest’anno”.

Su cosa senti di dover migliorare maggiormente?

“Sui cambi di ritmo in salita che spesso accuso e perdo terreno, questo è sicuramente un aspetto su cui devo lavorare ancora tanto”.

Possiamo dire che il vero Antonio Tiberi non lo abbiamo ancora visto tra i professionisti e che anno dopo anno possiamo aspettarci una tua versione sempre migliore?

“Mi sento di dire di sì, per come sto lavorando e per le sensazioni che ho, sento di poter migliorare ancora tanto e che il mio fisico mi richiede ancora qualche anno per arrivare al massimo della maturità fisica e delle prestazioni”.

Hai dichiarato di puntare al podio al Giro d’Italia 2025, ma il cast si annuncia stellare. Ayuso e Roglic sono già confermati, pare che anche Vingegaard possa essere della partita…

“Al Giro ci saranno sicuramente dei nomi importanti e da temere, quindi è importante arrivare nella miglior condizione possibile per poter sperare di competere con corridori come Roglic o Vingegaard”.

Il percorso dei Mondiali 2025 si adatta alle tue caratteristiche. Come evitare di arrivarci con le pile un po’ scariche come avvenuto quest’anno?

“Bisognerà prima capire bene come sarà il percorso e poi in base a quello se si vuole puntare sul Mondiale, insieme al preparatore e alla squadra sarà necessario fare una preparazione ad hoc studiando anche le gare di avvicinamento migliori per arrivare al top della forma, non è da dimenticare che sarà un Mondiale in quota e che anche questo sarà un aspetto da non sottovalutare”. 

A fine stagione sarai felice se… 

“Se riuscissi a riconfermare quanto fatto al Giro quest’anno e, perché no, migliorarmi sarebbe un sogno. Senza dimenticare una vittoria, che quest’anno non è arrivata, ma riuscire ad alzare le braccia al cielo sarebbe sicuramente qualcosa di grande”.

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