Zelensky, disperato appello alla Ue: “Non abbiamo le forze per riprendere Crimea e Donbass”
“Non abbiamo le forze per riconquistare Crimea e Donbass”. Parole delicate, quelle pronunciate ieri dal presidente ucraino Zelensky prima in un’intervista a un giornale francese poi al vertice convocato ieri dal segretario generale della Nato, Mark Rutte, al quale ha partecipato anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ai presidenti di Consiglio europeo e Commissione europea, Antonio Costa e Ursula von der Leyen, e ad alcuni leader Ue. Il vertice è durato circa tre ore. Secondo quanto si apprende, l’Italia, anche come Presidenza G7, ha ribadito “il sostegno all’Ucraina e alla sua legittima difesa”, con l’obiettivo comune di costruire “una pace giusta e duratura sulla base del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite”.
Zelensky alla Ue ammette l’impotenza su Crimea e Donbass
Volodymyr Zelenskyy ha riconosciuto ieri che ad oggi l’Ucraina non ha le forze per riconquistare la Crimea e le parte del Donbass occupate, ma ribadisce che Kiev non può e non vuole rinunciare ai propri territori. Ad una domanda di Le Parisien riguardo alla possibilità che l’Ucraina possa rinunciarvi ‘temporaneamente’, il presidente ha infatti risposto: “legalmente non possiamo cedere i nostri territori, lo proibisce la Costituzione dell’Ucraina”. “Ma fisicamente cosa valgono queste parole? Se fisicamente ci sono parti del nostro territorio sotto il loro controllo – ha aggiunto nell’intervista con il giornale francese, riferendosi ai russi – sono loro ad avere il controllo, non noi, purtroppo. E se noi non abbiamo oggi la forza di riprendere tutti i nostri territori, allora l’Occidente può trovare la forza di far sedere Putin al tavolo e affrontare questa guerra per via diplomatica”.
Zelensky ha comunque aggiunto che “noi non riconosceremo legalmente l’occupazione dei territori”, sottolineando che affidarsi alla “diplomazia non significa rafforzare l’occupazione come qualcosa di legale. E’ la via per finire la guerra, per via diplomatica – ha ribadito – ed abbiamo bisogno di Stati Uniti e Europa forti per costringere Putin a mettere fine alla guerra per via diplomatica”.
Rutte: “Il sostegno a Kiev non cambia”
Nell’incontro di questa sera nella residenza del segretario generale della Nato a Bruxelles con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e alcuni leader alleati, ha detto il segretario generale Mark Rutte, a Bruxelles, “è molto in alto nell’agenda come assicurarsi che l’Ucraina” si trovi nella “posizione migliore possibile un giorno, quando decideranno di iniziare colloqui di pace. Questo significa che dobbiamo fare di tutto per fornire tutto il possibile” a Kiev per contrastare i russi.
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