L’albero di Ranieri
Un tuffo al Messaggero, un bagno nel passato. "Benvenuto a casa tua", sussurra il vice direttore Alvaro Moretti a Claudio Ranieri, prima di entrare nella sede dello storico giornale di Roma. Il foglio che Claudio ha visto entrare in casa fin da bambino, puntuale poi nel raccontare la sua lunga esperienza da calciatore, cresciuto a Trigoria, e poi da allenatore in giro per il mondo. Ma quel mondo alla fine ha un centro: Roma. Ranieri entra nel tunnel dei ricordi, attraverso le sue storiche pagine stampate dal quotidiano della Capitale. E la Roma è sempre stata sua, è sempre stato un figlio, un padre e ora è lo zio venuto a dare una mano nel momento del bisogno. Ranieri non raccoglie le provocazioni, poco prima di attraversare la città per raggiungere la sede di via del Tritone aveva affrontato a Trigoria il tema Parma. Una partita che dopo l'ultimo ko si è trasformata, suo malgrado, in uno scontro salvezza: "Sarà una partita difficile e piena di gol, il Parma è una squadra vivace, verticale, con attaccanti bravi. Dvoremo prestare molta attenzione sia alle prime che alle seconde palle. Serve la determinazione vista finora tranne nel secondo tempo di Como. Futuro? A gennaio cercheremo di portare giocatori da Roma, con carattere, e non sarà facile nel mercato invernale. Cercheremo ragazzi che ci daranno una mano ora ma che saranno anche il futuro di questa squadra". Vincere per trascorrere un Natale sereno.