La parrucchiera sgrida la stagista, i genitori le danneggiano il negozio
PAVIA. Quel richiamo a loro figlia, all’epoca dei fatti ancora minorenne, proprio non era andato giù ai genitori della ragazza. Che così avevano pensato di recarsi nel negozio da parrucchiera dove la figlia stava eseguendo lo stage e danneggiare mobili e specchi oltre che minacciare la titolare rivolgendole parole pesanti.
Una vicenda che per i genitori, L. T. e D. P., entrambi 54enni, è costata un decreto penale di condanna emesso dal tribunale di Pavia. I coniugi però si sono opposti, portando così il processo al pubblico dibattimento.
L’altro giorno c’è stata un’udienza davanti alla giudice monocratica Valentina Nevoso, i coniugi dopo alcuni anni dall’accaduto vogliono provare a chiudere la vicenda senza conseguenze penali. Hanno deciso infatti di inviare una lettera di scuse alla titolare del negozio, che si trova nel quartiere di San Pietro in Verzolo a Pavia, oltre che ripagare i danni. I coniugi sono rappresentati dall’avvocato Antonio Savio di Pavia.
Durante l’udienza il legale ha portato la lettera in cui i genitori della ragazza fanno ammenda dei loro comportamenti. Se entro la prossima udienza, fissata dalla giudice a febbraio, la titolare rimetterà la querela allora il reato a carico dei due, ovvero danneggiamenti in concorso, verrà dichiarito estinto e i coniugi assolti. È un effetto dalla riforma Cartabia che, da pochi anni, per alcuni tipi di reati prevede come condizioni fondamentale la conferma della querela di parti. Altrimenti non si deve procedere penalmente.
Secondo la ricostruzione della procura di Pavia, che ha avviato l’azione penale nei confronti dei due, la ragazza stava effettuando un periodo di stage nel negozio da parrucchiera. La giovane era iscritta al Cfp, il centro formazione professionale di Pavia. Durante il suo percorso di studi era previsto infatti uno stage formativo sul campo. In questo caso la ragazza era andata ad imparare il mestiere della parrucchiera nel negozio nel quartiere San Pietro in Verzolo.
Secondo il capo d’imputazione della procura emerge che la giovane stagista era stata allontanata dal negozio dove stava svolgendo un tirocinio formativo «a causa di un problema disciplinare», poi secondo la ricostruzione della procura sarebbero sopraggiunti «i genitori a sostegno della figlia». Momenti di tensione in cui i genitori sono accusati di aver danneggiato la porta d’ingresso del negozio forzandola. E poi, una volta entrati nel negozio, anche di aver distrutto uno specchio e successivamente di aver minacciato la titolare.
Dopo quell’episodio, avvenuto nel novembre 2019, la proprietaria del negozio di parrucchiera aveva sporto denuncia. Portando al decreto penale di condanna nei confronti dei genitori della ragazza. Decreto al quale si sono opposti, arrivando così al processo pubblico. Con la lettera di scuse ora i genitori puntano a chiudere la vicenda. La parola passa, nella prossima udienza a febbraio, alla giudice monocratica Nevoso.—