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Next Gen ATP Finals 2024: Learner Tien è il primo finalista, Michelsen cala di netto

Learner Tien è il primo finalista delle Next Gen ATP Finals 2024. Il diciannovenne californiano batte Alex Michelsen, un anno più avanti, ma dello stesso Stato USA, per 2-4 4-2 1-4 4-0 4-1 in quel di Jeddah e va a prendersi l’ultimo atto, che disputerà con uno tra il brasiliano Joao Fonseca e il francese Luca van Assche.

Il primo set, vista anche la versione corta, scorre via in maniera veloce. Pure troppo, visto che i due si danno un fastidio sostanzialmente relativo. Questo, almeno, vale fino al 3-2 per Michelsen, che nel sesto game, un po’ per meriti suoi, un po’ per demeriti di Tien, sale fin sullo 0-40 e, sul 15-40, capisce dove va l’avversario di dritto per giocargli il rovescio lungolinea vincente che vale il parziale.

C’è un po’ più di lotta già dall’inizio del secondo set, con Tien che riesce nel terzo gioco a issarsi per la prima volta a palla break (sebbene in forma di 40 pari, punto decisivo). Lo aiuta anche un nastro che costringe Michelsen ad avanzare, ma il rovescio lungolinea da fuori dal campo prende quel tanto che basta di riga per mandarlo sul 2-1. Il 2004 di Aliso Viejo prova due volte a rientrare salendo sullo 0-30, ma in entrambe le occasioni il 2005 di Irvine lo respinge e vince i quattro punti successivi, restituendo così il 4-2.

Nel terzo parziale sale in cattedra Michelsen, che prima salva con stile una chance di 0-1 per Tien e poi, dopo un paio di game tranquilli, va a trovarsi a sua volta sul 15-40. La prima palla break lo vede impotente, ma sulla seconda pesca una combinazione di risposta e dritto lungolinea in corsa non normali: 3-1. Con annesso 4-1 nel giro di pochi secondi.

Gli ultimi due set si possono quasi riunire in un unico spazio, perché dal momento del 4-1 Michelsen, semplicemente, quasi scompare dal campo, un po’ perché il carico di lavoro di fine autunno si fa sentire e un po’ perché Tien il suo livello di gioco comunque lo mantiene alto. Si spiega anche così il veloce 4-0 4-1 che porta tutto alla conclusione in un’ora e 35 minuti.

Più prime in campo (75%-61%) non bastano a Michelsen, con Tien che fa nettamente meglio nei punti vinti con la seconda (62%-38%). Il finalista arriva così all’ultimo atto senza ancora aver raggiunto la top 100 ATP, ma sulla scia dell’essere diventato il quarto americano a vincere tre Challenger in un anno dopo Andy Roddick, Sam Querrey e Taylor Fritz.

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