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Oleksandr Usyk domina ai punti Fury e si conferma Campione del Mondo dei pesi massimi

Oleksandr Usyk ha sconfitto Tyson Fury con verdetto unanime (triplo 116-112, ha messo d’accordo i tre giudici) e si è confermato Campione del Mondo WBA, WBO, WBC, IBO dei pesi massimi. Il pugile ucraino si è imposto sul ring di Riad (Arabia Saudita) nella rivincita più attesa dell’anno, difendendo le quattro cinture che aveva conquistato sette mesi fa sempre in questa località (rispetto ad allora mancava quella IBF, detenuta da Daniel Dubois): lo scorso 18 maggio si era imposto per split decision contro il britannico, questa volta invece lo scarto è stato più schiacciante.

Il ribattezzato The Cat ha lasciato sfogare il rinominato The Gipsy King nei primi round, dove il britannico si è fatto apprezzare per il suo jab sinistro, ma poi è emersa alla distanza la precisione dei colpi tipica dello stile del 37enne nativo di Sinferopoli. Il Campione Olimpico di Londra 2012 (ebbe la meglio su Clemente Russo nella finale dei massimi) ha così prolungato la propria imbattibilità, conquistando la 23ma vittoria in carriera da professionista (in passato era stato Campione del Mondo unico e indiscusso dei mediomassimi).

Oleksandr Usyk potrebbe andare ad affrontare il Daniel Dubois per riunificare le cinture della categoria regina: sette mesi fa, infatti, l’ucraino aveva portato a casa anche la corona IBF, ma dopo un mese aveva dovuto renderla vacante e nel frattempo è stato conquistata dal britannico. Per Tyson Fury, invece, alla seconda sconfitta in un anno, potrebbe essere arrivato il capolinea della carriera. Attenzione alle borse: i due pugili si sono spartiti circa 190 milioni di dollari al termine di un incontro che è stato valutato anche dall’intelligenza artificiale.

LA CRONACA DI USYK-FURY

La prima ripresa si rivela di studio: Fury sfodera un buon destro e si fa apprezzare con il suo proverbiale jab sinistro, mentre Usyk replica con una bella combinazione. Nel secondo round emerge una maggiore precisione da parte dell’ucraino, ma è il britannico a farsi sentire con un paio di diretti destro (il secondo ha fatto vacillare il rivale) e l’immancabile jab.

Usyk prova a lavorare al corpo e a cerca di pungere con il gancio sinistro, Fury replica prontamente cambiando anche guardia nel corso di una terza frazione molto equilibrata. Nel round successivo lo sfidante ha messo a segno un sinistro decisamente violento che ha mandato in difficoltà il campione in carica, poi si è fatto sentire sul costato del rivale ed è andato a vuoto con il successivo montante.

La quinta ripresa incomincia in maniera interlocutoria, poi Fury ha alzato il ritmo e si è fatto sentire con un grande montante, accompagnato dal solito jab e si è caricato al suono della campana, lanciandosi in maniera convinta verso la seconda parte dell’incontro. Proprio in quel frangente, però, Usyk reagisce con un sinistro al volto e una bella combinazione, aggiudicandosi la sesta frazione.

L’ucraino inizia a rimontare, piazza un micidiale sinistro e un gancio precisissimo facendo traballare il britannico. Fury si imballa, non riesce più a fare male con il montante e subisce la verve di Usyk, che si fa sentire con il sinistro e fa suoi anche l’ottavo e il nono parziale. The Gipsy King insiste con il montante destro e un occhio di The Cat si gonfia, ma l’ucraino è nel complesso più convincente ed è in controllo della situazione prima degli ultimi sei minuti.

La parte conclusiva dell’incontro è poco combattuta e i due pugili sono visibilmente stanchi, il montante di Fury non è più convincente mentre i colpi portati da Usyk sono più precisi e sono decisivi per meritarsi una vittoria ai punti con margine, mettendo d’accordo tra loro i tre giudici.

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