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Ginnastica ritmica, Agnese Duranti si ritira: un’altra Farfalla saluta dopo due bronzi olimpici

Agnese Duranti ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica e così un altro pilastro della Nazionale Italiana di ginnastica ritmica appende il body al chiodo dopo che la capitana Alessia Maurelli si era accomiatata qualche giorno fa. La ribattezzata Miss Eleganza era entrata nella squadra junior in occasione degli Europei 2015 chiusi al quinto posto e l’anno dopo entrò nella formazione senior, poi nel 2017 la prima avventura ai Mondiali chiusa con il trionfo con i cinque cerchi accanto a Maurelli e Martina Centofanti, reduci dall’amaro quarto posto alle Olimpiadi di Rio 2016.

Spoletina classe 2000, Agnese Duranti ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e Parigi 2024, dove le Farfalle hanno conquistato la medaglia di bronzo nel concorso generale. L’azzurra ha voluto concludere la propria avventura ai massimi livelli con un messaggio di addio pubblicato sui suoi profili social, congedandosi dal pubblico e dando appuntamento al futuro, dopo l’aviere dell’Aeronautica Militare potrebbe ricoprire altri ruoli.

LA LETTERA DEL RITIRO SCRITTA DA AGNESE DURANTI

“La notte prima della mia seconda finale olimpica mi scrissi queste parole: quando varcherai per l’ultima volta quella pedana e lo farai consapevolmente, ricordati la prima volta, il primo passo, e ti sentirai come quel giorno, gambe che tremano, cuore a mille, voglia di vivere e di vincere. E poi ripercorrendo passo dopo passo ti renderai conto di quante pedane in quindici anni meravigliosi hai calcato: quelle dei sogni, quelle delle sconfitte, ma sempre col sorriso.

La costante della mia vita, il sorriso.

La prima volta che ho incontrato la ginnastica non avevo idea che sarebbe diventata la ragione della mia felicità, la mia maestra di vita, che mi avrebbe regalato emozioni che possono solo travolgerti e che mi avrebbe fatto conoscere così tante persone. A 14 anni ho avuto l’onore di poter indossare la maglia azzurra e da lì non me la sono mai più voluta togliere. I dieci anni nella squadra nazionale sono stati i più belli, intensi e ricchi anni della mia vita.

Non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone che ne hanno preso parte, sono grata ogni giorno ad ognuna di queste. Dire addio a qualcosa è la scelta più difficile e coraggiosa che possa esistere. Chiudere un capitolo così importante a cui devi tutto. Quello che sono, quello che ho scoperto di essere, la forza che so di avere, la testa, il coraggio, la grinta, la resilienza.

Voglio ringraziare la mia anima guida, la Manu (Emanuela Maccarani, n.d.r.) le mie sorelle con cui ho condiviso i momenti più importanti e indimenticabili. Vorrei ringraziare tutti coloro che ci sono dietro a questo meraviglioso sogno. E poi la mia famiglia, la colonna portante della mia vita.

Sono certa che il futuro mi riserverà nuovi sogni da rincorrere e io lo farò cosi come ho sempre fatto, con gli occhi che brillano e il sorriso costante, come quella bimba che un giorno ha messo piede in palestra, ha deciso di credere nell’impossibile e ce l’ha fatta”.

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