Imane Khelif supera il test di Repubblica: l’algerina iperandrogena incoronata “ragazza dell’anno”
Da pugile intersex a ragazza dell’anno: Imane Khelif, oro olimpico a Parigi senza un’avversaria all’altezza delle sue qualità iperandrogine, diventa il modello di donna del 2024. Sulla copertina di D, magazine dedicato alle donne, la pugile algerina viene additata come campione dell’anno che sta per finire.
Una scelta che arriva dopo altre copertine importanti, come Vogue Arabia e che ha scatenato anche stupeffatti commenti social. Su X c’è chi cita i referti di due ospedali, uno in Francia e uno in Algeria, che mettono in dubbio il sesso della campionessa algerina, mentre tra i pasdaran dell’ideologia woke c’è chi esulta, additando Imane Khelif addirittura come “modello di grazia” e “femminilità”.
Imane Khelif ragazza dell’anno: la scelta di Repubblica
Nell’intervista che Repubblica dedica alla campionessa olimpica un florilegio di attacchi ai nemici numero uno della sinistra: nell’ordine Giorgia Meloni, Elon Musk e Donald Trump. «Senza controllare le fonti, Giorgia Meloni ha partecipato a una battaglia contro di me che ha sfregiato la mia immagine, la mia vita, e tutto il duro lavoro che ho fatto per raggiungere il mio posto», dice la pugile algerina. E ancora: «Non augurerei a nessuna persona al mondo quello che mi è successo alle Olimpiadi di Parigi. È stata una campagna di puro odio e bullismo. Ha sfregiato la mia immagine, la mia vita e tutto il duro lavoro che ho fatto per raggiungere il mio posto. Tutti coloro che hanno partecipato a questa battaglia — Trump, Elon Musk, Meloni — lo hanno fatto senza controllare le fonti. Artisti, persone famose, presidenti non hanno capito che sono solo una ragazza che cerca di raccogliere i frutti di tantissimi sforzi. È stata una guerra folle il cui unico obiettivo era creare il caos e buttarmi fuori dalla competizione. Ma alla fine ho dimostrato al mondo che sono qui», ha dichiarato Khelif nell’intervista rilasciata a Chiara Barzini di Repubblica.
La pugile algerina attacca Meloni
Non manca una citazione all’avversaria italiana del primo match olimpico: Angela Carini, che ha clamorosamente abbandonato il match dopo pochi secondi. La stessa pugile azzurra, che recentemente ha vinto di nuovo il titolo italiano, è tornata a parlare della collega algerina: «Ho detto allora che non giudico nessuno. Però sarebbe bene che neanche Imane lo facesse con me. Non voglio aggiungere altro». Verso di lei, Khelif ha lanciato un ramoscello d’ulivo: «Angela era un’amica. Ci siamo allenate insieme ad Assisi. Ci sentivamo sempre. Ma dopo l’incontro non ci siamo più parlate. Forse in futuro». Sempre che Khelif abbia il tempo di seguire ancora la boxe. Secondo i rumors la attende infatti una serie su Netflix. E magari, chissà, visto il trend, anche un ruolo da leader della sinistra italiana. Le vie dell’ideologia woke sono infinite…
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