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Montanaro va verso la via della rinascita Dopo il calo demografico tante iniziative

MONTANARO. L’amministrazione Careri ha un obiettivo sopra tutti: far rinascere il paese che negli ultimi dieci anni ha subito un forte declino demografico. La missione è invertire la tendenza con la riqualificazione estetica del paese, ma soprattutto attraverso nuovi servizi, interventi e attività che possano attrarre residenti.

Il calo demografico

Attualmente Montanaro conta 5mila abitanti, ma appena una decina di anni fa i residenti erano 5.450. Il paese ha subito un rapido calo demografico, perdendo il 10% della sua popolazione. Nonostante non sia un caso isolato per il territorio canavesano, per stessa ammissione dell'amministrazione comunale insediatasi a giugno, Montanaro ha patito questo fenomeno maggiormente rispetto ai centri limitrofi.

«Eppure il nostro paese gode di una posizione privilegiata – commenta il sindaco Antonino Careri –. Il territorio comunale è situato tra due autostrade, è crocevia di una linea ferroviaria e si trova a pochi passi da centri come Chivasso, Settimo Torinese e Volpiano. Anche i collegamenti con Torino sono buoni. Nonostante questi aspetti positivi c'è stato un costante deflusso di residenti».

Gli interventi

Le azioni sono già cominciate: «I primi interventi che abbiamo messo in atto – continua il primo cittadino – riguardano il recupero della vivibilità e del decoro del centro abitato. Abbiamo trovato una situazione degradata, con aree abbandonate e molta incuria. Ci siamo messi al lavoro per pulire e sistemare l’arredo urbano noi amministratori, coadiuvati da numerosi volontari. Grazie ai fondi di coesione sociale abbiamo sistemato un’area abbandonata vicino all’asilo e a una zona di condomini in corso Primo Maggio all’ingresso del paese. Abbiamo messo a posto anche molti punti della rete di illuminazione pubblica. Prossimamente ci occuperemo del piazzale sterrato antistante al cimitero, realizzando una nuova pavimentazione».

Uno dei progetti più importanti, perché riguarderà la vita sociale del paese, è già in avvio: «Stiamo lavorando sullo stabile comunale di Ca’ Mescarlin, attualmente centro di aggregazione sociale e giovanile, ma anche sede della biblioteca, per portare alcuni servizi utili alla popolazione. Tra questi ci saranno uno sportello di ascolto socio-assistenziale, il centro prelievi con la possibilità di consegna e ritiro dei referti e un punto del Ciss».

Ma non finisce qui: «In primavera, nel 2025, sono previsti altri interventi all’arredo urbano nei punti di accesso al paese, in particolare quelli in entrata da Chivasso verso Montanaro. I settori dove vogliamo impegnarci maggiormente a partire dall’anno prossimo sono quelli che implementeranno l’aspetto commerciale del paese e di valorizzazione, anche con l’aiuto delle associazioni».

Intanto si guarda a progetti più ambiziosi: «Le grandi opere da fare ci sarebbero e non è che non ne abbiamo discusso. Penso, per esempio, ad un centro polifunzionale e sportivo nuovo, ma sono una persona molto concreta. Non amo promuovere progetti che non ho già realizzato o che non sono certo di poter realizzare. Preferisco comunicare ai cittadini ciò che sto facendo o ho già fatto, senza fare promesse effimere. Ci sono, poi, altri progetti che non sono in capo al Comune ma riguardano il paese, come la riqualificazione della stazione ferroviaria da parte di Rfi, che si realizzerà entro il 2026 ed è finanziata con i fondi del Pnrr. Purtroppo noi fondi simili non li abbiamo ricevuti e attualmente mancano anche i contributi che erano stati ipotizzati dalla precedente amministrazione, pari a 480mila euro, per la scuola materna. I soldi purtroppo non ci sono. C’è molto lavoro da fare per Montanaro: è un impegno che abbiamo preso con serietà e trasparenza e che ci ha già messo alla prova in questi mesi. Ma siamo convinti di farcela, con l’aiuto e il coinvolgimento di tutti».

Tutti i cittadini, secondo gli amministratori, possono contribuire al miglioramento: «Sul piano sociale il nostro paese può contare su oltre 15 associazioni con le quali collaboriamo e attraverso le quali passa anche la rinascita della nostra comunità».

l’unica frazione

Montanaro, infine, condivide la frazione Pogliani con il Comune di Chivasso. «In quella parte di territorio risiede qualche centinaio di abitanti – conclude il sindaco –. Per loro c’è la stessa attenzione che mettiamo per chi vive in centro paese. In particolare, monitoriamo una vicina discarica, situata nel territorio di Chivasso, che in passato aveva causato molti malumori ed ora è in fase di progressiva dismissione. I residenti di Pogliani sono parte della nostra comunità e in qualsiasi intervento amministrativo c'è sempre grande attenzione per la loro realtà».Valerio Grosso

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