DALLA SALA STAMPA – Toscano: “Gara di tenacia e pazienza. Vogliamo cambiare la nostra visione. Vittoria dedicata a Faggiano. Lavoriamo per costruire qualcosa di solido”
L’intervento di mister Domenico Toscano in sala stampa dopo la vittoriosa prestazione del Catania contro il Sorrento allo stadio “Angelo Massimino”:
“La squadra credo abbia fatto bene in toto, chi ha giocato dall’inizio e chi è subentrato. Abbiamo creato due situazioni pericolose nel primo tempo con Stoppa e Inglese non subendo niente, rimanendo in partita, forti nei duelli. I centrocampisti hanno accorciato quella distanza che col Potenza non avevamo, dando campo aperto agli avversari arrivando in ritardo, stavolta invece hanno fatto benissimo. Gega e Quaini soprattutto, anche Castellini è tornato a fare una prestazione importante ma tutta la squadra. Loro nel primo tempo hanno cercato di chiudere gli spazi e correre con più dinamicità, noi abbiamo mantenuto lo stesso ritmo e le stesse giocate nella ripresa mentre il Sorrento è calato, i cambi hanno fatto la differenza. La squadra è rimasta lucida, tenace, dentro la partita. Deve essere sempre così, insistendo e credendoci fino alla fine”.
“Chi è subentrato ha impresso maggiore ritmo soprattutto sugli esterni, in mezzo al campo specialmente Jimenez ha dato tempi di gioco, soluzioni ai compagni. Dopo la traversa e la parata del portiere sembrava un’altra partita stregata. Era una gara di tenacia e pazienza, ho detto ragazzi dopo il primo tempo di non farsi condizionare dai fischi che ci possono stare, perchè la gente non è contenta ma la squadra non deve farsi attrarre da questo vortice di delusione e negatività, essendo sempre positiva e continuando a giocare“.
“Il risultato può far sembrare il contrario, in realtà non è stata una passeggiata. La squadra so quanta attenzione e determinazione ha messo dopo avere trascorso una settimana particolare. Gestendo tante situazioni, tenendo duro, continuando a lavorare nel modo giusto. Siamo rimasti vivi, ma la squadra è sempre stata viva a prescindere dai risultati e da una classifica che non piace a nessuno e vogliamo migliorare. L’impegno lo vedo con costanza nei ragazzi, ma a volte l’impegno non basta per vincere. La vittoria è figlia di tanti aspetti che dobbiamo migliorare o cambiare se vogliamo fare un girone di ritorno migliore. Colgo l’occasione per dedicare la vittoria al nostro direttore, perchè in settimana ho detto ai ragazzi che è giunto il segnale che qualcosa è cambiato perchè è successa qualcosa di positivo per il nostro direttore, gli faccio gli auguri di buon Natale e gli regaliamo la vittoria perchè questa settimana è stata veramente ricca di emozioni”.
“Fascia di capitano non a Castellini ma a Sturaro? Perchè gioca in una zona del campo più vicina all’arbitro, ha quel carisma e quella personalità che serve alla squadra, senza nulla togliere ad un ragazzo straordinario come Castellini. A volte il capitano in campo può determinare certe dinamiche, Sturaro ha questa caratteristica sgravando un pò di responsabilità a Castellini che ho visto oggi più leggero. E’ stata qualcosa che abbiamo concordato. Come sta Sturaro? Ha accusato un problema muscolare. Ci sta perchè è un ragazzo generoso, era fuori da qualche mese. Devi mettere in preventivo che possa accusare qualcosa ma apprezzo il suo spirito, la sua tenacia e voglia di dare un apporto ai compagni. Mercato? Con Faggiano e la proprietà si è già parlato di cosa fare e migliorare“.
“In cosa dobbiamo cambiare? Sicuramente il sistema, il modo di vedere le cose, di approcciare le cose. Altrimenti rischi di ottenere gli stessi risultati. Vogliamo cambiare la nostra visione. Questo è il nostro intento, perchè abbiamo lavorato con mille difficoltà. Adesso è arrivato il momento di farlo. Stoppa e Jimenez? Hanno fatto bene in quella posizione come in altre partite. A volte ti serve una caratteristica in un certo ruolo, a volte un’altra. L’importante è che quando vieni chiamato in causa a prescindere dal ruolo dai il massimo contributo, sia nel ruolo di trequartista che a centrocampo o punta”.
“Potevamo avere almeno 3-4 punti in più, lì dobbiamo migliorare. I campionati si vincono non parlando di aspettative ma costruendo. Ci vogliono anche dei mesi, ci sono società che dopo 5-6 anni sono tornate in B, noi speriamo di accorciare i tempi. Si sta lavorando per costruire qualcosa di solido. Quando costruisci devi passare attraverso delle difficoltà, a volte lo fai in modo indolore, altre volte prendi qualche schiaffo. Non so se ci vorranno sei mesi, un anno o due anni ma credo in questo progetto. Se no non avrei accettato di lavorare a Catania e di metterci l’anima io e lo staff 24 ore al giorno”.
“Quaini? Sta diventando difensore, prima ero un difensore bello da vedere nell’impostazione e nella costruzione. Adesso, per quelle che sono le nostre idee, sta diventando cattivo, aggressivo, forte in avanti come piace a noi. Sta diventando giorno dopo giorno sempre più difensore. Ha fatto una grande partita come gli altri compagni di reparto. Inglese? Io di Roberto sono contento, so che ci sono dei momenti in cui lo devi gestire perchè viene da infortuni importanti in carriera, dagli ultimi due anni in cui ha giocato con meno continuità. E’ un ragazzo straordinario, si mette al servizio della squadra. Per me è motivo d’orgoglio averlo riportato ad essere protagonista qui a Catania. Mi fa piacere soprattutto la sua disponibilità, poi i gol sono frutto delle sue qualità tecniche e non le scopro certo io“.
“Soprattutto questa settimana ho visto una squadra che voleva lavorare sui propri difetti per migliorare. E’ questa la strada giusta da seguire. Butano? Sono contento. Ha personalità, la squadra lo ha capito e gli ha dato una grossa mano, lui ha risposto bene, il ragazzo ha 16 anni e non è facile vestire la maglia del Catania ma lui lo ha fatto in modo egregio, gli faccio i complimenti. Adesso bisogna staccare ma non tanto, perchè la testa deve essere al 5 gennaio a Benevento. Lavorando anche in questi giorni di vacanza attraverso un programma di lavoro personalizzato, mantenendo questo entusiasmo e questa testa“.
VIDEO: le parole di Toscano in sala stampa
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