Ranieri ha scelto la “sua” squadra. Ora ha due esami
Roma-Parma, con Montella, Tommasi e Candela in tribuna non può non far tornare nella mente dei tifosi vecchie suggestioni, scrive Tiziano Carmellini su Il Tempo. Ma da quel 3-0 del 17 giugno 2001 che valse alla Roma il terzo scudetto della sua storia di acqua sotto i ponti del Tevere ne è passata assai. Questa è un'altra Roma, che lotta nella colonna destra della classifica anche se inizia a ritrovare una sua fisionomia dopo un avvio di stagione da dimenticare. Dopo il durissimo ko di Como nel quale erano riapparsi tutti i fantasmi del recente passato, l'aria natalizia dell'Olimpico regala un sospiro di sollievo ai tifosi giallorossi che potranno così scartare i regali sotto l'albero con un umore di tutt'altro tipo rispetto all'amarezza con la quale erano tornati dalle brume lombarde solo una settimana fa. Partita senza storia, cinque a zero, quarto successo consecutivo in casa con doppietta di Dybala (poi anche delizioso assistman), Saelemaekers migliore, Paredes che torna e si riprende la Roma grazie anche a un Koné di nuovo brillante e decisivo in mezzo al campo: il risultato è un'altra squadra che sembra finalmente aver imboccato la strada giusta. È il gruppo centrale attorno al quale girerà la Roma del Ranieri Ter, molto attento a non sfasciare ma che è anche un chiaro segnale per chi sta fuori in questo momento: infortuni e squalifiche a parte questa è la Roma titolare. Non è un caso se, nonostante il largo successo, Ranieri non fa cambi nemmeno nel finale e da uomo navigato di calcio vuole solidificare questo gruppo e mandare un messaggio chiaro a tutti: questa è la sua Roma. Sono tre punti fondamentali in vista delle prossime due sfide delicatissime per il futuro di Ranieri & Co.: prima in chiusura d'anno l'esame da grande contro il Milan dell'ex Fonseca (i giallorossi non vincono in trasferta da aprile scorso), poi il derby contro una Lazio lanciatissima e in piena corsa per i posti migliori. Per la Roma due gare che possono dire quanto vale davvero questa squadra che continua a essere preoccupata e guardarsi indietro più che pensare a ciò che succede avanti.