Red Bull paga l’addio a Perez con 600.000 follower in meno sui social

Il 18 dicembre scorso Red Bull ha annunciato il divorzio da Sergio Perez, pilota messicano da quattro anni compagno di Max Verstappen. La reazione sui social network non si è fatta attendere. Il risultato? Una fuga di follower, in pochissimi giorni, dai profili ufficiali del team: instagram -440.000; TikTok -100.000; X -50.000.

400 mila follower in meno in 3 giorni. E’ questo quanto osservato da Davide Reinato, Digital Marketing Manager ed esperto di Motorsport, sul suo profilo LinkedIn.

Analizzando i dati su Not Just Analytics, Reinato ha seguito l’impatto della separazione tra Sergio Perez e il Team Red Bull Racing.

“Quello che sta accadendo sui social è emblematico – ha osservato Reinato -: solo su Instagram sono stati persi quasi 400 mila follower in tre giorni e il sentiment negativo non accenna a placarsi”.

Come si può evincere dal grafico qui sotto il giorno 17 dicembre i follower di @RedBullRacing su instagram erano 13.227.798 mentre ora sono 12.784.072, con una perdita che supera oggi le 443.000 unità.

“I fan di Checo – presegue Reinato -, soprattutto in Sudamerica, hanno deciso di far sentire la loro voce nel modo più diretto e simbolico che hanno a disposizione: togliendo il follow ai canali social del team. Questa reazione – guidata anche da diversi gruppi di appassionati che si stanno organizzando per mobilitare altri tifosi – rappresenta un forte segnale di dissenso. Non è solo una questione di vanity metrics, ma un chiaro messaggio che colpisce la reputazione e la percezione del brand”.

NON SOLO SOCIAL

“Per il marketing team a Milton Keynes – ha aggiunto Reinato – questa è una sfida complessa: da un lato, occorre affrontare contemporaneamente un sentiment negativo e un’emorragia di follower senza precedenti. Dall’altro, le implicazioni andranno ovviamente anche ben oltre i social. Perez, infatti, non è solo un pilota per i messicani, ma simbolo di riscatto. Una figura chiave per il mercato sudamericano, tanto che oltre il 60% del merchandise Red Bull è stato venduto proprio in Messico, come ha recentemente confermato il Dr. Marko”.

A questo punto, il Digital Marketing Manager ed esperto di Motorsport si pone una domanda su quanto tutto questo influirà sulle vendite di Red Bull, soprattutto in Messico. “La popolarità di Perez aveva consolidato il legame tra il marchio e milioni di consumatori nella regione, rendendolo un vero ambasciatore non solo per il team, ma anche per i suoi sponsor e per la stessa bevanda energetica. Ora, con un pubblico che si sente tradito, il rischio è che tutto ciò si traduca in una perdita tangibile altrove”.

E dopo la domanda, Reinato ci porta anche verso una naturale riflessione per provare a comprendere che cosa sarebbe successo se la gestione del team avesse preso un’altra direzione. “Immaginate uno scenario – sottolinea Reinato – in cui Perez avesse avuto l’opportunità di salutare il suo pubblico in grande stile, con una comunicazione trasparente e coinvolgente, dando ai fan il tempo di metabolizzare la sua uscita. Probabilmente, l’impatto emotivo sarebbe stato meno forte e l’addio si sarebbe trasformato in un’occasione per rafforzare il legame con il pubblico, anziché logorarlo. Le emozioni dei fan sono un asset potente ma fragile, e questa vicenda ci ricorda quanto sia fondamentale gestire ogni transizione con la stessa cura e strategia con cui si affronta una gara”.

Oltre ai follower persi su instagram, siamo andati a verificare anche cosa sia successo su TikTok e X. Anche qui la fuga di follower c’è stata: -100.000 sulla piattaforma cinese e -50.000 sul social network di Elon Musk.

Oltre 50K follower persi su X in pochi giorni

source: post di Davide Reinato, via LinkedIn

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